Mancano le carte, bilancio Cogesa “inapprovabile”

L’assemblea dovrebbe tenersi oggi in prima convocazione e più realisticamente domani in seconda convocazione, ma alla vigilia dell’incontro ai sindaci-soci del Cogesa non è ancora pervenuta la necessaria documentazione per valutare quello che è il principale ordine del giorno, ovvero l’approvazione del bilancio consuntivo 2019. Le carte, sostiene l’amministratore unico della società partecipata, Vincenzo Margiotta, “non sono ancora arrivate”, il che di per sé inficia la stessa legittimità del voto dei sindaci. Molti, forse, abituati a votare a prescindere.


Dall’approvazione del bilancio, però, dipende (almeno secondo alcuni) anche la procedibilità del secondo punto all’ordine del giorno che è la nomina, o meglio il rinnovo come votato in sede di controllo analogo, dell’amministratore unico Vincenzo Margiotta per altri tre anni. Secondo lo Statuto, infatti, l’amministratore cessa la carica al momento dell’assemblea per l’approvazione dell’ultimo bilancio consuntivo e, quindi, per molti, l’ipotesi di rinviare l’approvazione del bilancio (che sembra farsi necessariamente largo come ipotesi) e procedere comunque al rinnovo della carica, non sarebbe possibile. E d’altronde è curioso immaginare che un amministratore venga rinnovato senza conoscere il bilancio di come lascia la società a fine mandato.


Al di là delle sorti di Margiotta o di un Cda a tre, come pure era stato ipotizzato, il problema resta però il documento economico consuntivo. Perché sembra che ci sia più di una criticità almeno nella documentazione. Mancano ad oggi, infatti, i pareri della società di revisione e quello dei revisori contabili, così come manca la relazione dell’amministratore unico. Tutte carte che avrebbero dovuto essere allegate al bilancio, depositato già ai primi di maggio.
In due mesi non è stato possibile ottenere i documenti obbligatori per legge e questo nonostante le reiterate richieste e diffide presentate dal sindaco di Pacentro Guido Angelilli che ha chiesto di avere quanto gli spetta di diritto in tre diverse lettere: il 4, il 15 e il 24 giugno.


Angelilli, d’altronde, non si è limitato a chiedere i pareri dei revisori e della società di revisione, così come la relazione dell’amministratore, ma ha richiesto (senza ottenerla) la documentazione relativa a specifiche voci: le rimanenze, ad esempio, quest’anno balzate da zero a 300mila euro; l’attivo circolante (ovvero le fatture sospese) che ammonta a quasi 1,3 milioni di euro e soprattutto il fondo rischi e oneri, cioè l’accantonamento che ogni anno si preleva dalle tariffe per la chiusura e bonifica della discarica. Una voce questa obbligatoria, redatta da un tecnico con perizia giurata, e proporzionata alle tonnellate di rifiuti conferiti in discarica, che nel 2018 era di 900mila euro, nel previsionale 2019 di 1,1 milioni di euro, ma che nel consuntivo è di appena 120mila euro.


Qualche chiarimento in più, visto che le carte finora non sono uscite, era atteso dalla società di revisione e dai revisori che sono parti terze. Né l’assemblea di oggi-domani potrà portare ad una discussione dettagliata in merito: l’assemblea dei soci è stata convocata infatti online, anziché in presenza come era stato richiesto dallo stesso Angelilli, ma anche dalla commissione di Controllo e Garanzia del Comune di Sulmona. Paura del Coivd e forse non solo del Covid.

1 Commento su "Mancano le carte, bilancio Cogesa “inapprovabile”"

  1. Andiamo bene anzi più che bene con questo signore….

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