Il Comune di Sulmona con determina dirigenziale ha infatti provveduto a fare un affidamento diretto da 40mila euro per l’acquisto di 8.988 pasti che, secondo le previsioni, dovrebbero coprire il servizio fino al 31 gennaio. Entro questa data, poi, sarà predisposta una procedura aperta sempre sotto soglia da circa 200mila euro per altri 42mila pasti che dovrebbero traghettare gli studenti delle scuole sulmonesi fino a giugno e quindi fino alla chiusura dell’anno scolastico.

Un raggio di legalità che si attende da quattro anni, da quando cioè, a dicembre del 2014, è scaduta la gara europea e si è proceduto a suon di rinnovi, affidamenti diretti, gare sotto soglia a cui nessuno, se non l’attuale gestore, ha interesse a partecipare dato lo sforzo di investimento che il servizio richiede (per cui non vale la pena di fare con appalti a tre mesi).
Da ieri e fino a lunedì, intanto, si potranno sedere a tavola per mangiare a mensa solo gli alunni delle materne, per i quali dopo l’interruzione del servizio il 19 dicembre scorso, era stata fatta una proroga apposita da 13mila euro per coprire il servizio in questi giorni. Tutti gli altri andranno avanti a panini, in attesa che torni la tavola imbandita.
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