Quelli della Zoe, che tra l’altro venivano dalla Servizi Turistici, insomma, staranno a casa, almeno fino al 31 maggio, quando cioè verrà resa esecutiva la gara d’appalto vera e propria (della durata di un anno) e per la quale la clausola sociale di salvaguardia è obbligatoria.
Il problema è che così a lungo, calcolando che la Zoe ha smesso il servizio a fine marzo, i cinque lavoratori non possono stare senza rischiare il licenziamento e se scatta il licenziamento viene meno anche la clausola sociale di salvaguardia.
“Situazione molto delicata – spiega il sindacalista Cgil, Anthony Pasqualone – bisogna fare in modo che il riassorbimento del personale venga garantito. Abbiamo chiesto un incontro alla Servizi Turistici per capire come hanno intenzione di muoversi”.
Le intenzioni della cooperativa che gestisce l’accoglienza turistica ed ora anche il servizio cultura e museale, però, non sembrano essere tanto pacifiche, nonostante i cinque dipendenti Zoe siano loro vecchi colleghi (che alla Zoe passarono quando questa vinse il servizio anni fa) e nonostante ci siano tra alcuni di loro persino rapporti di parentela stretta.
Un altro tassello del caos delle cooperative di servizio che ancora non trova una quadra e che continua ad essere oggetto di gare sotto soglia, spacchettamenti, vertenze sindacali e pene per gli utenti.
Commenta per primo! "Musei, la Servizi Turistici chiude la porta in faccia alla Zoe"