Musp, il buco e la pezza

Che quel passo carraio fosse poco sicuro si sapeva e si era detto, sin dal principio. Da quando si decise cioè di mettere i Musp nel piazzale della caserma Cesare Battisti. E non c’è voluto molto, neanche due anni, perché i timori si trasformassero in problemi: il crollo nelle settimane scorse di alcuni pezzi di intonaco dalla galleria di ingresso, infatti, ha spinto il Comune prima a transennare l’area e, ora, a sfondare il muro di cinta dell’ex caserma per creare un nuovo accesso alla scuola. Scuola si fa per dire.
Ma tant’è nei giorni scorsi le ruspe sono entrate in funzione demolendo una parte del muro di cinta della caserma all’incrocio tra via Paolo Michetti e via Armando Diaz, al fine cioè di creare un varco di ingresso che permetta di evitare di passare sotto al tunnel carraio, ritenuto troppo pericoloso.


La pezza, però, rischia di essere peggio del buco. O viceversa. L’apertura è stata fatta in prossimità di un incrocio stradale, senza che ci sia sufficiente spazio di manovra: pericoloso per chi entra e per chi esce, insomma. Non solo: solo dopo aver demolito il muro ci si è accorti che tra la strada e il piazzale interno c’è un salto di quota notevole che impedisce un agevole accesso. È probabile così che si dovrà intervenire per livellare le due quote, sbancando verosimilmente il piazzale interno, su cui insiste, proprio adiacente al varco, una palazzina della caserma che, dicono i tecnici, non ha fondamenta. Il rischio aggiuntivo è insomma che i lavori indeboliscano la struttura della palazzina, facendo passare pedoni e non, così, da un pericolo dal “cielo” ad un pericolo da terra.

2 Commenti su "Musp, il buco e la pezza"

  1. Complimenti a questa amministrazione.

  2. Another brick in the wall.

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