Nessun colpevole sul ponte di via Gorizia, riparte il nuovo progetto

Nessun reato, nessun atto falso, nessuna falsa attestazione: la vicenda giudiziaria del ponte di via Gorizia si chiude senza colpevoli, almeno dal punto di vista penale. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sulmona Marco Billi, ha infatti prosciolto dalle accuse di falsa attestazione il responsabile unico del procedimento Fabrizio Petrilli, l’unico degli indagati (insieme alla giunta Federico) ad essere imputato per l’opera immaginata, con un notevole sforzo di fantasia urbanistica, dall’allora sindaco che recuperò un milione di euro destinato alla metropolitana di superficie per dirottarlo su un’opera quanto meno inutile, oltre che dannosa.
Il ponte avrebbe dovuto collegare, per presunte ragioni di protezione civile, via stazione Introdacqua con via Gorizia, sbucando cioè su una strada stretta e senza vie di scorrimento, e passando, soprattutto, sul parco di Villa Orsini, un piccolo gioiello storico e naturalistico nel cuore della città.
Uno scempio contro il quale vennero raccolte migliaia di firme, fin quando nel dicembre del 2012 i lavori vennero sospesi, con una parte degli scavi già avviati e la struttura in ferro già acquistata.
Quindi l’inchiesta della procura della Repubblica che ipotizzò nei confronti del Rup Petrilli false attestazioni nel sostenere che i lavori potevano partire perché tutte le autorizzazioni erano in regola. Per la procura, però, mancavano quella del Genio civile e dei vigili urbani, ma il legale di Petrilli, Vittorio Masci, ha convinto il giudice sul fatto che al momento della delibera incriminata, quelle autorizzazioni non erano ancora necessarie.
Con la chiusura della vicenda giudiziaria, ora si avvia a compimento anche l’opera che, però, nel frattempo è stata profondamente modificata: il progetto esecutivo, che la prossima settimana dovrebbe essere depositato al Genio civile per una nuova autorizzazione sismica (nel frattempo è cambiata la normativa), non prevede più infatti l’attraversamento di Villa Orsini e del suo parco, ma un belvedere che affaccia su di esso e l’incapsulatura dell’attuale ponte di via stazione Introdacqua con la struttura in ferro già acquistata. Sarà inoltre realizzata una passerella sul lato nord per i pedoni e una pista ciclabile fino al belvedere.
In realtà si tratta di un progetto riparatore, ideato dalla giunta Ranalli, che eviterà di perdere il finanziamento, di devastare Villa Orsini e di evitare pericolose cause con la ditta appaltatrice, ferma dal dicembre del 2012, che ora dovrebbe completare i lavori seguendo il nuovo progetto alle stesse condizioni economiche.

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