Niente dimissioni, il centrodestra chiede la resa in Aula

Il caso è politico e come tale va trattato, ovvero in consiglio comunale. Respingono la proposta di dimissioni contestuali i consiglieri comunali di centrodestra, proposta avanzata da Bruno Di Masci a seguito dell’impasse politica che ormai da dieci giorni tiene immobilizzata la città di Sulmona.
Lega e Fratelli d’Italia, con le firme in calce di Elisabetta Bianchi, Mauro Tirabassi e Roberta Salvati, pongono cinque punti di riflessione in particolare, motivi per i quali “l’atto tecnico delle dimissioni contestuali” banalizzerebbe in pratica un passaggio politico fondamentale per gli assetti e le eventuali sfide future alle urne.


Innanzitutto, spiega il centrodestra, non si capisce se Di Masci parla a titolo personale o anche a nome dei due consiglieri del suo gruppo, uno dei quali, in particolare Antonio Di Rienzo, attivo nell’azione di ricucitura con il sindaco Casini. Così come non è chiara, anzi “silente”, la posizione del gruppo che fa riferimento a Gerosolimo.


“La sfiducia da parte della maggioranza dei consiglieri comunali – aggiunge il centrodestra -, oltre che a riportare la vicenda nella sede più consona, cioè l’aula consiliare aperta ai cittadini, è fatto chiaramente politico, dovendo per legge, a differenza delle semplici dimissioni, essere motivata. Quanto ai tempi ricordiamo che sia la legge sull’elezione diretta del sindaco che il regolamento del consiglio comunale consentono la convocazione dell’organo a dieci giorni dal deposito, ed attesa la urgenza di risolvere la situazione di stallo politico ed amministrativo il Presidente del Consiglio Comunale non potrà che doverosamente a tanto pervenire. Ci sono pertanto i tempi per procedere alla sfiducia del Sindaco nei prossimi giorni, evitando un lungo commissariamento. I consiglieri di centro destra, pertanto, chiederanno agli altri consiglieri di sottoscrivere la mozione in via di presentazione, per consentirne l’immediata delibera nella massima assise civica”.
L’esca lanciata da Di Masci, insomma, sembra non aver fatto abboccare le opposizioni ed è probabile che a questo punto la sindacatura Casini continuerà con il suo “governo palindromo”.

3 Commenti su "Niente dimissioni, il centrodestra chiede la resa in Aula"

  1. Hanno ragione , io non ho capito perché c’è stata la crisi.
    E il posto migliore dove parlare di politica di Sulmona è il consiglio comunale.

  2. Tana libera tutti per Di Mashi !!! 😂😂😂😂
    Basta di mashi gerolimo basta
    Basta PD !!!
    L’unica strada che è rimasta ai cittadini liberi è la LEGA !!!

  3. Che sia un caso politico è un ovvietà e non potrebbe essere diversamente.
    Alla tentata sveltina salva faccia per il “duo famelico” non poteva che seguire un sonoro NO.
    Se la coppia sa farsi i conti (delle preferenze per intendersi) in tasca, gli altri non sono da meno.
    Il centro-destra, come la sinistra non ha alcun interesse ad andare al voto a breve.
    Questi ultimi devono prendere tempo per creare alleanze solide per contrastare il patto d’acciaio (o patto del branzino che dir si voglia) e la tecnica dell’attendismo al momento è l’unica vincente, attendere lo scoccare dell’ultimo giorno e poi quel che sarà sarà.
    In questo periodo di limbo la città non avrà danni di sorta particolari perchè è già stato fatto di tutto e di più e l’ennesimo commissariamento non potrà che volgere a loro favore, è il loro jolly (ma anche una scala reale) da giocarsi nella successiva campagna elettorale, dove il “duetto” non avrà a disposizione nessuna buona mano elettorale, anzi porteranno in dote, oltre a tutto il negativo della legislatura, l’ultimo bluff del febbraio 2020.
    Brava il Sindaco a puntare i piedi, ne uscirà almeno per questo ultimo atto a testa alta, guardando (e certamente lo potrà interiormente) con disprezzo i carnefici di questa legislatura e recuperare un pò di faccia nei confronti dei cittadini, che ora come ora credo sia il suo maggior pensiero.

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