Niente gara europea, per le mense la stessa “minestra”

Niente gara europea neanche a questo giro, nonostante l’esposto in procura presentato da Sbic e nonostante l’impegno solenne e la relativa delibera di indirizzo della giunta a procedere ad una gara d’appalto europea, di quelle vere insomma.
Il servizio di refezione scolastica partirà con il nuovo anno scolastico ancora una volta senza un vero confronto con il mercato: il Comune ha infatti affidato con gara “ridotta” (cioè sotto soglia) il servizio alla Coselp, che è poi la stessa che gestisce dal 2010 le mense a Sulmona e che dal 2014, anno in cui è scaduta l’unica gara europea, continua ad avere il monopolio delle gestione delle mense scolastiche grazie a gare che si rinnovano ogni due mesi e le relative proroghe.
L’appalto questa volta durerà secondo i calcoli fino a novembre: ovvero 25.397 pasti per un importo complessivo di 121mila euro. Una cifra troppo bassa perché qualche azienda che non sia quella che già opera sul mercato, possa essere interessata ad investire uomini e mezzi. Ad aggiudicarselo, anche questa volta perché unica concorrente, come detto, è stata quindi la Coselp di Pratola Peligna che ha vinto contro nessun competitore con un ribasso dell’1% (5 centesimi). Il costo complessivo del buono pasto è stato dunque fissato a 4,63 euro che le famiglie pagheranno a seconda delle nuove fasce calibrate sui redditi Isee.
Questa, tuttavia, promette l’assessore Paolo Santarelli, sarà l’ultima gara sotto soglia: “Con l’equilibrio di bilancio approvato il 31 luglio abbiamo individuato le somme necessarie per bandire una gara europea – spiega – per novembre dovrebbe essere pronta e potremo procedere ad indire una gara a lunga scadenza”.
Chissà che con una nuova e vera gara si riescano a migliorare le condizioni dell’appalto, come il ripristino dei 300 pasti settimanali gratuiti per le famiglie meno abbienti che pure dovevano essere garantiti dal capitolato della gara originaria.
Nel frattempo le famiglie sulmonesi saranno chiamate a contribuire in modo differenziato e secondo un prospetto più articolato, al servizio mensa.
Le fasce individuate, per rientrare nelle quali bisognerà presentare la relativa documentazione Isee al Comune entro il 31 ottobre, sono undici: gratuite (fascia zero) fino a 6mila euro di reddito Isee, 46 centesimi per la fascia 1 (fino a 7mila euro di reddito), 70 centesimi per la fascia 2 (fino a 8mila euro), 1,16 euro per la fascia 3 (10mila euro), 1,85 euro per la fascia 4 (12mila euro), 2,32 euro per la fascia 5 (14mila euro), 2,78 per la fascia 6 (17mila euro), 3,01 euro per la fascia 7 (21mila euro), 3,24 euro per la fascia 8 (26mila euro), 3,70 per la fascia 9 (30mila euro) e prezzo pieno per la fascia 11 ovvero quelli che hanno un reddito Isee superiore ai 30mila euro o che non sono residenti a Sulmona.

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