“Non c’è volonta politica”, la questione Snam slitta ancora in Consiglio regionale

Slitta ancora la questione Snam nel Consiglio regionale di ieri. A puntare il dito contro l’assise sono i Comitati cittadini per l’ambiente convinti che ci sia una “volontà politica di non riprendere il discorso” già rimandato durante il Consiglio dell’11 agosto. Tra le risoluzioni che dovevano essere discusse ieri c’era appunto quella del percorso sul gasdotto e della centrale di compressione Snam sui Comuni dei Crateri Sismici del Centro Italia e di tutta l’area sismica (zone 1 e 2) dell’Appennino Centrale, a firma del consigliere Pietrucci.

Una “disattenzione” immeritata per la questione che “andrebbe affrontata come prioritaria- scrivono i Comitati-, soprattutto dopo gli eventi sismici dell’agosto 2016 e di gennaio 2017 che ne hanno drammaticamente sottolineato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, l’assoluta incompatibilità dell’opera per  l’elevata sismicità dei territori coinvolti, l’estrema pericolosità per la salute e l’incolumità pubblica e quanto sia dannosa per l’ambiente e l’ecosistema dell’Appennino Centrale. Il terremoto dello scorso anno ha modificato la geografia di quelle aree evidenziando, anche ai non esperti, che nessun tubo avrebbe potuto resistere a tale sconvolgimento”.

D’altronde la contrarietà all’opera è stata espressa già dallo stesso Consiglio regionale, ma non basta. I Comitati tornano così a chiedere al sindaco Casini, all’assessore Gerosolimo e al presidente D’Alfonso di fare in modo che il Governo abbandoni l’dea del gasdotto. “Anche se parzialmente costruita e in esercizio (tratti  Massafra-Biccari e Biccari-Campochiaro), deve essere ormai ragionevolmente pacifico per tutti , Governo e Snam, che tale progetto è concluso qui” concludono gli ambientalisti.

S.P.

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