Orsa Amarena già bersagliata in passato: trovati pallini da caccia nella carcassa

L’esame autoptico sulla carcassa dell’orsa Amarena, uccisa la scorsa settimana a San Benedetto dei Marsi, ha fatto emergere nuovi dettagli sul plantigrado. All’interno del corpo sono stati trovati dei piccoli pallini da caccia, solitamente utilizzati per gli spari di allontanamento. La scoperta è avvenuta ieri, nell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, durante lo svolgimento delle lastre alla Clinica Veterinaria dell’università. I piccoli proiettili, diversi dal calibro dodici che ha stroncato l’orsa, potrebbero essere stati esplosi verso il plantigrado in passato. Piccoli pallini, ma non semplici proiettili per pistole giocattolo, bensì pensati per armi da utilizzare durante le battute di caccia.

Un’autopsia lunga sette ore, terminata a mezzanotte, e che ha accertato la morte dell’orsa a causa della fucilata che ha perforato il polmone dell’orsa dal fianco vicino alla spalla, compromettendo tutti gli organi interni provocando una inevitabile emorragia interna. Una morte lenta e angosciante.

Il ritrovamento dei pallini da caccia potrebbe essere una svolta per le indagini, che vedono nel registro degli indagati il 56enne di San Benedetto dei Marsi. La palla passa a Paride Minervini, perito balistico incaricato per redigere la relazione che darà una quadro certo dell’accaduto. Diversi i fattori da accertare: tempistica, scelta dell’arma del proiettile, oltre alla traiettoria e alla distanza. Sotto la lente di ingrandimento delle indagini anche la chiusura del cancello per non fa scappare l’orsa. L’allevatore avrebbe riferito agli investigatori di aver sparato nel vicolo del pollaio, in quanto si sarebbe ritrovato a poca distanza dall’animale. Tuttavia, i Carabinieri di Ortucchio hanno rinvenuto il bossolo calibro 12 in un punto differente rispetto all’area indicata dall’uomo. Solo dopo aver avuto risposte a questi interrogativi si potrà misurare il grado di responsabilità dell’uomo, minacciato di morte sui social e che da sette giorni vive sotto scorta.