Paralisi a Palazzo: “Con le ruspe in Comune”, imprenditori e professionisti pronti a scendere in piazza

Si allarga il fronte della protesta contro la paralisi degli uffici di palazzo San Francesco e oggi, in una riunione convocata all’Ance (associazione nazionale costruttori edili) imprenditori e ordini professionali di geometri, ingegneri e architetti, potrebbero decidere per manifestazioni eclatanti.
Il caos in Comune, d’altronde, riguarda anche loro e le famiglie degli operai che sono stati costretti al riposo per la sospensione dei cantieri a causa del mancato pagamento degli stati di avanzamento lavoro.
Tre, in particolare, le ipotesi sul tavolo per far sentire la propria voce: l’adesione all’occupazione dell’Aula consiliare che da quattro giorni stanno mettendo in atto i lavoratori delle cooperative sociali, un corteo con camion e ruspe fino a via Mazara e l’affissione di cartelli sui cantieri fermi indicando i motivi della chiusura.
“Lo svuotamento degli uffici – spiegano gli imprenditori – è un problema molto serio che rischia di travolgere, se non lo ha già fatto, tutta l’economia della città. Non si tratta solo delle pratiche del sisma, che pure sono quelle ad avere un peso economico grande, ma più in generale degli appalti, delle opere pubbliche e dei mandati di pagamento che sono fermi da mesi”.
Effetto del mancato rinnovo dell’esternalizzazione dei servizi di front e back office, scaduta a gennaio scorso e non ancora riaffidata, né con proroga, né con gara.
“Le assicurazioni del sindaco sull’assunzione di quattro persone di cui due a tempo determinato – continuano gli imprenditori – non sono convincenti e sufficienti, anche perché il budget messo sul piatto per i tempo determinato, circa 25mila euro, serviranno a coprire un periodo di qualche mese. Considerando che chi entrerà, ad esempio all’ufficio sisma, ci metterà mesi per capire come funziona e come muoversi per le rendicontazioni, siamo in pratica al punto di partenza. Avevamo tentato di spiegare al sindaco la gravità della situazione con diversi incontri. Doveva esserci un altro passaggio con l’ordine degli architetti che è stato rinviato e mai più convocato. Non si può continuare con questa inutile attesa”.
Oggi, intanto, quarto giorno di occupazione del Comune: i lavoratori non hanno alcuna intenzione di smobilitare fin quando non avranno risposte concrete e carte pubblicate. Così la conferenza sulla mostra itinerante “Le strade dell’esilio” nell’ambito delle celebrazioni di Ovidio 2017, già programmata nell’Aula consiliare, è stata spostata alla Rotonda di San Francesco. Ma questo è davvero il male minore.

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