Per Pingue la soluzione è chiara: “È necessario promuovere un primo incontro in cui, i soggetti istituzionali e rappresentati del volontariato e delle associazioni più direttamente attive, si confrontino per individuare idee e forme di collaborazione da condividere con il le realtà tessuto socio-economico locale. L’Abbazia Celestiniana è un gioiello straordinario e il cui valore strategico per il territorio è universalmente riconosciuto, ma non può restare ostaggio della burocrazia o di decisioni assunte altrove”.
Bisognerebbe poi secondo il consigliere ripartire da progetti già noti e lungimiranti, accantonati per le lungaggini delle amministrazioni che si sono succedute e degli uffici preposti.
“Vogliamo prendere spunto – scrive infine Pingue nella nota – dalle parole di Anna Colangelo, del Direttore ad interim D’Amico e della direttrice del Polo Museale Arbace per sottolineare l’importanza che riveste il coinvolgimento degli attori locali, a partire dalle associazioni come la Celestiniana e i Volontari delle Frazioni che anche in questa occasione sono state di grande supporto nell’organizzazione dell’evento”.
S.M.
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