Tanto basta, quindi, per porsi una domanda, suggerita in questo caso dal comitato “se il Governatore D’Alfonso, ‘confidenzialmente’ ha portato a conoscenza del Ministro De Vincenti, che a circa 300 mt. dall’Abbazia Celestiniana è previsto il passaggio del mega tubo della Snam, la cui posa comporterà la distruzione delle opere di canalizzazione realizzate dai Celestini in epoca medievale, la sottrazione corposa di terreni agricoli in un’area tra le più fertili della Valle e la scomparsa delle numerose sorgenti presenti in quella zona, denominata ‘Paludi’ proprio per la massiccia presenza d’acqua in superficie”. Conciliare lo sviluppo energetico e quello turistico e di tutela della Valle Peligna, questo è il dilemma dei Comitati Cittadini per l’Ambiente che pongono l’accento anche sulla dichiarazione dello stesso De Vincenti a Fonderia, ossia quella che nessuna opera impattante si farà facendo riferimento alla nuova normativa Via che, a maggior garanzia, prevede anche il frazionamento di un’unica opera. “E’ importante evidenziare
Da quanto riportano sulla nota, infatti, “su proposta del Ministero dell’Ambiente, si sta procedendo all’esame di una nuova procedura unificata che ingloberà tutte le autorizzazioni in campo ambientale con sensibili vantaggi per i colossi energetici”. Ciò prevedrebbe, tra le altre cose, la riduzione dei tempi; la semplificazione delle procedure sull’assoggettabilità a Via possibile presentando solo uno studio preliminare di impatto ambientale invece che il progetto; l’introduzione di regole omogenee su tutto il territorio nazionale e l’estromissione, in un certo senso, delle Regioni da determinate decisioni, nonostante gli italiani in un referendum non troppo lontano abbiamo votato il contrario.
Insomma: cosa “La Regione dice, la Regione fa?”.
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