Randagi pericolosi, la Di Nino diffida la Asl ad intervenire immediatamente

Un messaggio per segnalare un’aggressione a danno di una madre a passeggio con sua figlia ad opera di una quindicina di cani. Fortunatamente l’epilogo è di quelli a lieto fine, non c’è stato, infatti, alcun morso, ma solo un ringhiare aggressivo e tanta paura. Si tratta, tuttavia, dell’ennesima segnalazione raccolta direttamente dal sindaco Antonella Di Nino che, arrivata a questo punto, ha diffidato proprio oggi la Asl nell’intervenire immediatamente per recuperare i randagi.

“Non è la prima segnalazione- spiega la prima cittadina-, anche a due signore all’interno del cimitero è successo. Certo non ci sono stati morsi”, ma l’incolumità dei cittadini va comunque tutelata. A nulla è valso l’arrivo dell’accalappiacani contattato più volte. Il servizio, giunto sul posto, non è mai riuscito ad individuare gli animali.

Le zone in cui si aggregano sono quella intorno al cimitero, alla circonvallazione occidentale, in località Spinelle e nei pressi della stazione di Pratola Peligna superiore in direzione del centro abitato. Un intensificarsi nella presenza che preoccupa la popolazione. La Asl è già stata contattata anche in passato senza fornire, tuttavia, risposta alcuna. Mentre, tra le soluzioni, si stava valutando anche la possibilità di fare qualcosa con il Parco Nazionale della Majella, proprosta anche questa ancora non andata in porto.

“Si diffida- si legge nella lettera inviata all’Azienda Sanitaria Locale- a programmare urgentemente ed immediatamente interventi atti alla cattura”. “A me piacerebbe avviare un canile- si sfoga la Di Nino-, ma al momento ci sono altre priorità, servizi più urgenti. Non posso consentire che i cittadini abbiano paura di camminare in città. Quando la mattina vado a correre li troviamo tutti quanti lì”.

Prima che ci scappi il ferito, quindi, sarebbe necessario intervenire.

Simona Pace

 

 

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