Rete ospedaliera, riclassificazione possibile… per Giulianova

La riclassificazione non è impossibile se è vero che proprio oggi la Regione ha dato incarico al manager della Asl di Teramo, Roberto Fagnano, di “formulare entro il prossimo 30 novembre una proposta motivata per l’adeguamento della rete ospedaliera provinciale alla luce della soluzione prospettata dal consiglio comunale di Giulianova, partendo dalla situazione attuale”. In altre parole di trasformare l’ospedale di base di Giulianova in ospedale di primo livello, andandosi ad allineare con quelli di Avezzano, Vasto e Lanciano, cui si aggiungono, con funzioni maggiori e prospettive di complementarietà per il secondo livello, quelli dell’Aquila e di Teramo e di Pescara e Chieti.
Insomma il rigido schema fatto sotto commissariamento sulla base del decreto 70, non è più così rigido: Giulianova, infatti, come Sulmona, Sant’Omero e Atri, è stato classificato come ospedale di base, cioè con utenza di almeno 80mila persone, ma l’ambizione di salire di grado è diventata ora plausibile e accettabile, anche dalla Regione. D’altronde ci sono altre realtà ospedaliere, come Vasto e Lanciano, che non avrebbero i requisiti di ospedali di primo livello, ma che sono stati da subito inseriti nella rete come tali.
Quello di Giulianova, se la politica ne fosse capace, potrebbe essere un precedente da prendere come riferimento anche per Sulmona: gli accessi al pronto soccorso, ad esempio, non sono molto distanti tra i due presidi: 24mila in quello giuliese, 23mila in quello sulmonese.
Nel capoluogo peligno, però, c’è da superare uno scoglio politico non indifferente e cioè il fatto che il consiglio comunale ha votato lo scorso anno un parere favorevole alla classificazione fatta, a differenza di Giulianova dove, invece, ci si è messi subito sulle barricate.
A questo si aggiunga il sostanziale abbandono da parte della Asl aquilana del Santissima Annunziata: le carenze di personale medico e paramedico, stanno infatti immobilizzando la sanità in Valle Peligna, mentre i tempi per la realizzazione del nuovo ospedale continuano a slittare e i servizi territoriali stentano a partire.
Domani in consiglio comunale sarà presente il manager Rinaldo Tordera: sarà l’occasione per riparlare di sanità sul territorio, magari ipotizzando anche per Sulmona un salto di grado. Perché sulla carta, al momento, Sulmona è un ospedale di base e nei fatti, anche qualcosa in meno.

2 Commenti su "Rete ospedaliera, riclassificazione possibile… per Giulianova"

  1. Certamente un successone politico per il comune di Giulianova l’aver ottenuto dalla Regione un’apertura a rivedere l’organizzazione ospedaliera regionale, un segnale di conferma che se si vuole si derogare si può.

    Sulmona, con l’adesione entusiasta al piano di riorganizzazione sanitaria si è tagliata le gambe da sola e di questo dovrà darne conto alla cittadinanza.

    Certamente il consiglio comunale sarà una ghiotta occasione per chiedere a Tordera di emulare il suo collega… e non di meno con un certo imbarazzo… ma lo si farà?

    Se la richiesta di deroga per Giulianova darà i suoi frutti, Tordera stesso, fra Sulmona (accondiscendente) e L’Aquila (capoluogo) già in fibrillazione per il mancato aggancio con Pescara e Chieti, cosa deciderà?
    È la regione stessa, cosa deciderà?

  2. bene,oggi e’ halloween, gli amici politici hanno nominato il manager,di certo non per i meriti
    di raggiunti risultati,quindi per gli “scherzetti” chiederanno che tempo fa…per i dolcetti
    (caramelline):un annuncio,impegno,promessa,sempre per quanto possibile :studio di fattibilita’
    riclassificazione “vecchia struttura” per l’ottenimento dei previsti requisiti,per lo scopo e’ prevista una visita al cupolone della citta’,con veduta sito nuovo ospedale,obbligo casco con visiera 3d,per le future fantasie,magie dei politici…il tutto per vedere l’effetto che fa,cittadini esclusi !

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