Rifiuti, assalto alla diligenza

È iniziata – non senza polemiche – la differenziata porta a porta a Sulmona, ma qualcuno sembra non curarsene e come se nulla fosse continua a scaricare i rifiuti dove prima c’erano i cassonetti. Un fenomeno non nuovo quando si passa dalla raccolta generalizzata al porta a porta, pare dunque che dopo i cassonetti strapieni nei giorni dopo Capodanno, dovremo assistere all’ennesimo “miracolo della monnezza peligna”: cumuli d’immondizia diffusi. Anche perché tra qualche giorno i cassonetti spariranno del tutto e allora sarà davvero un assalto alla diligenza.

(Bagnaturo)

Al ritirare dei comuni secchi verdi da parte del Cogesa infatti, spuntano solitari sacchi della spazzatura, come segnala Francesca Antolini – in località Bagnaturo – con sottile ironia sul suo profilo Facebook: “Volevo avvisare la persona che ha lasciato questi tre sacchi neri per la strada che se non se ne fosse accorta i secchi li hanno tolti e quella immondizia non si biodegraderà per magia; pertanto è pregata, se ha senso civico, di venirsi a riprendere tale schifo e iniziare il meraviglioso percorso della raccolta differenziata”.

In via Cavriani in piena zona Peep è la miopia a farla da padrona, dove un povero secchio per la raccolta del vetro, lasciato suo malgrado scoperchiato, è stato preso d’assalto da chi non trovando più il secchio dell’indifferenziato ha pensato che uno valesse l’altro, meglio ancora se di colore verde – peccato ci fosse scritto sopra “Raccolta Vetro”.

(Porta Bonomini)

Alessandro Iannarelli sulla sua pagina Facebook segnala invece l’abbandono di rifiuti poco prima di Porta Bonomini alle porte del centro storico, dove qualcuno sistematicamente butta la sua spazzatura giù per la costa quando si sente generoso, mentre l’abbandona direttamente sulle scale quando va di fretta. Un biglietto da visita che i tanti concittadini onesti di certo non meritano.

Solo sabato una turista toscana in visita a Sulmona aveva riferito al Germe lungo Corso Ovidio: “Questa città è bellissima, ma ha un grosso problema: guarda quanto è sporca. I muri sono tutti neri e per terra è pieno di carte e di cicche di sigarette”. Affermazioni che lasciano più che l’amaro in bocca.

Situazioni borderline che dovremo vedere di sicuro per altro tempo, del resto ancora stamattina davanti al Cogesa c’era una lunga fila di persone che non avevano ritirato i mastelli entro la scadenza.

(Via Cavriani)

Nulla di nuovo come detto, certi cambiamenti importanti impongono dei meccanismi di adattamento non facili da digerire da tutta la popolazione generando comportamenti anticivici che pongono però due questioni: il primo è chi vigilerà affinché il fenomeno dello scarico abusivo non si diffonda – almeno nel primo periodo si spera – nel resto della città (e a proposito siamo sempre in attesa che entrino in funzione le fototrappole acquistate quasi cinque anni fa e lasciate nei magazzini di palazzo San Francesco); il secondo è chi smaltirà materialmente i cumuli, solitari e non, che i “furbastri” lasceranno in giro per la Valle?

Domande che non trovano ancora risposta, alle quali però basterebbe contrapporre solo un po’ di buon senso.

Savino Monterisi

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