Rigopiano: indagati D’Alfonso, Chiodi e Del Turco

Indagati per omicidio, lesioni in merito e disastro colposo per la tragedia dell’hotel Rigopiano. A finire sotto la lente della Procura di Pescara sono il presidente della Regione Abruzzo, nonché senatore, Luciano D’Alfonso e i colleghi che lo hanno preceduto Gianni Chiodi e Ottaviano Del Turco. A loro si contesta la legge non attuata e inerzia pluridecennale che sarebbero state una concausa del disastro. Era il 18 gennaio quando a seguito delle copiose nevicate una valanga si staccò da un costone dietro la struttura travolgendola e provocando, a seguito del crollo, la morte di 29 persone. Sul registro degli indagati erano già finiti l’ex prefetto Francesco Provolo ed il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco ai quali si aggiungono ora i vertici vecchi e nuovi della Regione con tutti gli assessori che da Del Turco in poi hanno detenuto la delega alla protezione civile. Si tratta di Tommaso Ginoble, Daniela Stati, Gianfranco Giuliante e Mario Mazzocca. Con loro anche i funzionari regionali per il mancato aggiornamento della carta valanghe. Lo scorso novembre, invece, furono recapitati in tutto 23 avvisi di garanzia.

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