Riserva Borsacchio, bocciato l’emendamento di ripristino della metratura

La V Commissione boccia l’emendamento presentato dall’opposizione per il ripristino della Riserva Borsacchio. L’area protetta sarà così soggetta al taglio imponente alla metratura previsto da un emendamento di FdI alla Legge di Bilancio, che ne elimina circa il 98%. La maggioranza di centrodestra ha ribadito che la Riserva c’è ed è di 25 ettari per i quali l’intento della maggioranza è conservarli e tutelarli.

“Sui restanti ettari di territorio non esiste nessuna biodiversità da proteggere ma, al contrario, ci sono un’agricoltura e un tessuto economico ingessati da quasi 20 anni nel corso dei quali abbiamo registrato effetti negativi con forti riduzioni del reddito e finanche l’abbandono delle terre con ripercussioni anche a livello sociale – ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Mauro Febbo -. Non è affatto vero che l’iter per arrivare al Pan sia concluso perché è necessario il confronto con i portatori di interesse sulle centinaia e centinaia di osservazioni presentate; manca il passaggio al Comitato Via e per di più manca il Piano pluriennale di attuazione: questo vuol dire altri anni di attesa”.

Prima l’agricoltura, per Febbo. Poi il Borsacchio per il quale si discuterà l’ipotesi di una riserva “a macchia di leopardo”, per la quale il giunta Marsilio ha mostrato segnali di apertura. Resta, però, l’attuale perimetrazione per “tutelare alcune piccole e limitate zone ben individuate attraverso un percorso istituzionale tra Regione, Provincia, Comune e associazioni”, come sottolineato da Febbo.

Il capogruppo di Forza Italia ha bollato come falsa la tesi sulle speculazioni edilizie. “Ricordo che sulla porzione di Riserva già svincolata nel 2012, il Comune di Roseto (organo competente) ha autorizzato la realizzazione di strutture a uso abitativo e alberghiero (qualcuno parla di vera cementificazione speculativa) mentre la Regione Abruzzo, su quel tratto di territorio collinare, ha il vincolo paesaggistico. Sarebbe opportuno quindi che l’amministrazione comunale si adoperasse per una variante al PRG al fine di vincolare quelle aree che noi consideriamo l’ex Riserva Borsacchio”.

“Fa specie assistere a queste “sceneggiate” – conclude -, da parte di una certa parte politica, che hanno molti tratti in comune con quelle che abbiamo visto alcuni anni fa quando in provincia di Chieti si voleva istituire il Parco della Costa teatina, approvato con un emendamento “notturno” alla Legge finanziaria, nazionale ma a oggi nessuno ne parla più o ne chiede la realizzazione. Questo perché sono tangibili e sotto gli occhi di tutti i risultati, in termini turistici ed economici, ottenuti grazie alla Via Verde dei Trabocchi. Seguendo un percorso analogo noi vogliamo ottenere gli stessi grandi risultati anche per l’area del Borsacchio”.

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