Ritorno in Abruzzo, la sfida parte da Gagliano

Spopolamento e calo demografico, sì, ma anche tracce di una controtendenza, quella del ritorno e del ripopolamento.

Se ne parlerà domenica 2 luglio, alle 18, in piazza del Popolo a Gagliano Aterno, in occasione dell’evento “Ritorno in Abruzzo”.

Comune a 650 metri di altitudine in provincia dell’Aquila, Gagliano Aterno un secolo fa, nel 1911, ha avuto un picco di 2118 abitanti. Da lì, un drastico calo, come tanti altri borghi delle aree interne non solo d’Abruzzo. Oggi, 110 anni dopo, ne conta 236, secondo i dati Istat.

Ma il paesino subequano sta sperimentando nuovi fermenti sociali, come l’iniziativa “Neo” (Nuove esperienze ospitali), che da mesi anima Gagliano.

È per questo che si terrà qui “Ritorno in Abruzzo”, un evento in tre capitoli, dedicato a temi e progetti che invertono la rotta della denatalità e dell’esodo dalle aree interne appenniniche, con gli interventi di Luca Santilli, sindaco di Gagliano Aterno, Giulia Ferrante, vice presidente di “Montagne in movimento”, Vincenzo Smaldore e Mattia Fonzi di Openpolis, fondazione indipendente e senza scopo di lucro che promuove progetti per l’accesso alle informazioni pubbliche, organizzatrice dell’evento insieme all’associazione “Montagne in movimento”.

Il tutto, nell’ambito del progetto territoriale Abruzzo Openpolis, dell’omonima fondazione e di Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp, che da un anno e mezzo pubblicano e diffondono approfondimenti tematici sulle dinamiche socio-economiche in Abruzzo.

Silvia Mosca

3 Commenti su "Ritorno in Abruzzo, la sfida parte da Gagliano"

  1. Fico i residenti scappano visto che i servizi scompaiono e il lavoro si allontana così le nostre radici muoiono però ospitiamo universitari e romani che strisciano la carta per farsi un weekend fra le pecore. Fate progetti seri per i giovani,ma per quelli del posto che non hanno nulla fra le mani,del turista non ce ne frega un cazzo. Fate i compagni con i soldi di papà.

    Un gaglianese.

  2. Riflessioni vere | 28 Giugno 2023 at 21:41 | Rispondi

    Chiacchiere e fumo. Ma per quale motivo un ragazzo deve restare in luogo dove mancano servizi essenziali come scuole di ogni ordine e grado, ospedali, e via cantando. Soprattutto pagando le stesse tasse di chi vive ad AQ o PE. Da gagliano meglio puntare direttamente su l’aquila

  3. Weekend tra le pecore 2023 | 1 Luglio 2023 at 08:35 | Rispondi

    A noi dei turisti non ce ne frega un cazzo. A Gagliano si stanno provando a fare progetti per i pochi giovani rimasti così come per gli anziani, e per valorizzare le radici di cui tu parli. Rivalorizzare la tradizioni e il patrimonio, progettare la ricostruzione post-sisma per creare possibilità di lavoro e di vita a Gagliano, provare a puntare sulle energie rinnovabili, la pianificazione di un progetto di medicina di prossimità(senza il supporto dell’ASL): sicuro di essere gaglianese?

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