Ruffo e De Santis, i nostalgici socialisti

Si sentono socialisti e non nascondono una certa nostalgia dei “tempi d’oro, quando Sulmona esprimeva una vera classe dirigente a partire da Domenico Susi” dice Lelio De Santis, consigliere comunale all’Aquila “ma sulmonese di origine”. Il ticket è quello con Paola Ruffo, che le regionali le vede come una prova generale per la candidatura alle amministrative di maggio, dove correrà, ad Introdacqua, come candidata sindaco.

Riunire i laici, i riformisti e i liberali per rilanciare un’area politica dalle grandi tradizioni, “perché il civismo o è puramente civico, nel senso che comprende persone della società civile – spiega il nazionale Massimo Carugno – o è un progetto di condivisione con altri partiti per superare i limiti della legge elettorale. Tutto il resto, chi salta da destra a sinistra con naturalezza, non è un civico”.

La lista è quella di Avanti Abruzzo, a sostegno di Giovanni Legnini.

Il lavoro come priorità, per stare dalla parte dei deboli, del sociale, “di chi è rimasto indietro”.

La Ruffo punta la sua campagna elettorale sulla valorizzazione e promozione delle eccellenze del territorio: prodotti tipici, cultura ed eventi. “Mi sconcerta scoprire (ma sono passati già due anni in verità, ndr) – dice – che a Sulmona non ci sia più l’ufficio turistico (ovvero lo Iat, ndr)”.

E poi l’amore per Legnini per il “suo approccio ai progetti del sociale”, senza dimenticare i trasporti, il diritto allo studio e una strategia per le aree interne.

Nel simbolo anche quello dell’Italia dei Valori: “Per una questione di principio, perché crediamo nella legalità – dice De Santis – e perché così abbiamo evitato di raccogliere le firme”.

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