Sicurezza, niente processione alla Schiavonia

Un fiume di gente nelle vie di Pratola Peligna per la Madonna della Libera, appuntamento di maggio imperdibile per i pratolani che, quest’anno, dovranno fare a meno di seguire la processione nel cuore del paese vecchio.
Per motivi di sicurezza, infatti, il comitato organizzatore aveva deciso di non far passare per la prima volta la processione nel quartiere della Schiavonia: difficile garantire infatti la sicurezza e rispettare allo stesso tempo la circolare Gabrielli.
Una decisione che ha sollevato molte proteste e contrarietà tra i fedeli e che il sindaco Antonella Di Nino ha placato in parte raggiungendo un compromesso che per molti non è sufficiente, ma che in qualche modo permetterà oggi, giorno della processione, di non interrompere la tradizione.
Tra i vicoli e le strade del quartiere più antico, infatti, la Madonna passerà comunque, ma non sarà consentito ai fedeli di seguirla. L’accesso infatti sarà permesso solo alla statua e alle autorità al seguito, con i soli residenti ad osservarla dai balconi.
“Riteniamo di aver raggiunto il necessario compromesso – spiega Antonella Di Nino – per consentire ai devoti e residenti della Schiavonia, che partecipano sempre con grande emozione a questo passaggio, di rendere omaggio alla Statua della Madonna”.
Sono in molti a ritenere la decisione comunque eccessiva, rispetto alla reale affluenza e affollamento lungo il quartiere antico dove, tuttavia, le strade strette e la presenza di molti edifici in cattive condizioni, alzano l’asticella del rischio in base ai parametri della nuova normativa.
In verità il problema dell’affollamento non sembra aver preoccupato gli organizzatori per le feste laiche collegate all’evento: ieri sera in piazza, nella discoteca all’aperto, ad esempio, era difficile farsi largo per la tanta gente e giovani presenti.
Ma si sa, il richiamo della Madonna della Libera è qualcosa in più di una processione per i pratolani: è il carattere distintivo della comunità, il momento clou dell’anno. Quando tutti tornano alle loro radici, per riabbracciarsi e riconoscersi davanti ad un panino alla porchetta.
E per questo non c’è circolare che tenga.

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