Sindaci inquieti, convocato per lunedì il tavolo tecnico con Caruso

 

Sindaci a rapporto, lunedì nella sede della Comunità montana ci sarà l’atteso incontro col presidente Caruso, per trovare la quadra di quelle strade chiuse, una situazione “non più tollerabile” piovuta come una spada di Damocle sulle comunità montane. Una gestione della cosa “non ponderata e senza criterio” che ai primi cittadini interessati dalle ordinanze proprio non va giù.

Sul piatto della bilancia di quella ordinanza di chiusura, di ben 29 strade, pesano i disagi, l’isolamento e la perdita in qualità di attrattori per diversi comuni della Provincia dell’Aquila. A muoverla, quell’ordinanza, i recenti fatti di cronaca proprio su una delle strade provinciali, la morte di un motociclista a Barrea e la chiara volontà di salvaguardare l’incolumità pubblica e sollevarsi da pesanti responsabilità.

Il sindaco Angelilli è chiaro, “lunedì sarà un tavolo tecnico e non una assemblea di accuse”, insomma categorici nelle loro rimostranze ma senza andare in escandescenza, “i problemi di oggi sono dovuti ad una mala gestione di anni, l’assenza dell’apparato provinciale, non vogliamo fare di Caruso il capro espiatorio. Certo è, che chiudere non può essere la soluzione al problema e continuiamo a dirlo, strade bloccate e disagi, siamo isolati e i cittadini che chiedono risposte giustamente al loro sindaco”. A parlare è chi nel suo comune su 4 strade ne ha 3 chiuse, ettari ed ettari di terra impossibilitati, due attività commerciali isolate, così come inaccessibile l’area campeggio attività di respiro turistico fondamentale. E non sono mancate denunce, i proprietari dell’albergo Celidonio a Passo San Leonardo hanno formalmente diffidato la Provincia, oltre ai turisti costretti a tornare a casa. Il sindaco di Pacentro invita alla revoca dell’ordinanza sottolineando che nel tavolo di lunedì “ci saranno risposte da dare, chiederemo alla Provincia, a Caruso, quali sono i programmi. Quali le soluzioni, i tempi, se ci sono i soldi o meno per queste strade. Un incontro di confronto per trovare soluzioni possibili per tenere aperte le strade”

Anche da Campo di Giove sono in attesa del confronto anche qui il malcontento è palpabile così pure umori inquieti per Civitella Alfedena una comunità che non nasconde qualche dubbio sulle possibili risoluzioni, “i disagi ci sono, a pagare è in particolare il turismo, parliamo di turisti delle due ruote, bici, motociclette. Siamo un po’ scettici ma aspettiamo questo incontro di lunedì per capire cosa uscirà, conoscere, si spera, soluzioni”

Perché quelle arterie in condizioni di criticità hanno bisogno da tempo di interventi ma l’Ente, la Provincia non sarebbe in grado di sistemare per questioni economiche, così i divieti di percorrerle quelle carreggiate, una bella gatta da pelare per attività economiche rimaste incagliate e non raggiungibili in un periodo che auspicherebbe l’accesso di turisti, visitatori, andato in fumo lo scorso 25 aprile e che rischia di replicarsi anche per il 1 maggio

Intanto c’è chi tra le amministrazioni, ha deciso di dare una toppa alle buche e assicurare qualche chilometro di carreggiata. Di certo c’è che da quel tavolo di lunedì dovranno uscire risposte, che questa volta, non potranno declinarsi con la parola chiusura.

Anna Spinosa

 

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