Cammino della Linea Gustav: 2 settimane per proporre modifiche al sentiero della Resistenza “dimenticata”

Avranno due settimane di tempo i Comuni interessati per suggerire modifiche al tracciato “Cammino della Linea Gustav”, così come progettato dal Parco nazionale della Maiella. Un itinerario turistico che ripercorre il fronte della seconda guerra mondiale. Luoghi di conflitti, di Resistenza, delle truppe alleate a cui si unirono anche le formazioni partigiane. Sentieri da ripercorrere che toccano 17 Comuni, invitati lo scorso 28 marzo al Centro Informazioni di Lama dei Peligni. A loro si sono unite anche realtà territoriali interessate all’iniziativa: Frisa, Orsogna (definita la Cassino dell’Adriatico dopo la battaglia del dicembre del ’43) e Torricella Peligna, che diede i natali ad Ettore Troilo, animatore e comandante della Brigata Maiella che liberò Sulmona (e non solo) dagli invasori nazifascisti, assieme all’esercito inglese e quello polacco.

Tre itinerari che si snodano proprio sulle orme della Resistenza partigiana: sia quello di trekking di montagna (per i più esperti), sia quello per i neofiti e sia quello che, invece, sarà aperto per chi vuole vivere sulle due ruote. Precisazione doverosa, poiché al Parco è passato di mente rimarcare che gran parte delle realtà coinvolte sono legate all’esperienza partigiana. Taranta Peligna, ad esempio, dove è posizionato il sacrario della Brigata Maiella. O proprio Lama dei Peligni, liberata proprio dalla brigata abruzzese (unica ad essere decorata medaglia d’oro al valore militare) il 31 gennaio del 1944. Così come, legate all’esperienza partigiana, sono Roccaraso, Pizzoferrato e Guardiagrele.

Una piccola dimenticanza, forse. Fatto sta che, finora, nella promozione dell’itinerario turistico si è parlato di guerra ma non di chi quella guerra l’ha combattuta e vinta. Eppure la storia dovrebbe trainare il turismo, essere quel quid in più per attirare i visitatori. Sia per chi già conosce le vicende avvenute lungo la dorsale appenninica abruzzese, sia per chi ne è completamente ignaro.

“La narrazione è quella della Linea del fronte della Seconda Guerra Mondiale, da raccontare non solo come zona in cui ci sono state commesse le brutalità della guerra ma anche linea di pace”, ha spiegato il Presidente del Parco, Luciano Zazzara.

Durante l’incontro dello scorso 28 marzo, il Parco, ha ricordato ai Sindaci interessati a proporre modifiche al tracciato, di dover tener conto delle Linee guida del Ministero e del Regolamento emanato dalla Regione Abruzzo. Tra queste, c’è la raccomandazione di tratti asfaltati al di sotto del 40% nella totalità del tracciato. Inoltre le modifiche dovranno essere contemplate in modo che la manutenzione sentieristica non risulti complessa e rispondi ai desideri del viaggiatore. Una prima inaugurazione ci sarà già a maggio, e includerà i sentieri già in uso e sarà implementata di nuovi tratti.

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