Snam, la sindaca dimissionaria delibera l’incarico per il ricorso

Una riunione convocata all’ultima ora per comunicare ai (ex) colleghi sindaci la decisione di dare l’incarico ad Alfonso Celotto, docente di Diritto pubblico comparato all’università Roma 3, per fare ricorso al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro la decisione della Presidenza del consiglio dei ministri di dare il via libera alla realizzazione della centrale di spinta di Snam a Case Pente.
E’ quanto è emerso questa sera nell’incontro a palazzo San Francesco, con il sindaco Casini che ha tenuto fede all’impegno annunciato nella riunione di Paganica e cioè quello di voler adire le vie legali contro la decisione del governo. Un segnale, ulteriore, di voler restare alla guida della battaglia e, quindi, di voler ritirare presto (per forza di cose prima del 16 gennaio) le sue dimissioni, nonostante la sua protesta politica non abbia sortito alcun effetto, neanche quello di essere convocata, così come le era stato promesso a Roma il 29 dicembre scorso, dal premier Gentiloni.
Non resta, insomma, che affidarsi alla legge, anche se la scelta di Celotto sembra essere più dettata dal suo curriculum politico che professionale (non essendo un amministrativista puro). Celotto, infatti, è stato consigliere politico o capo di gabinetto di diverse e trasversali figure di governo: Bonino, Calderoli, Tremonti, Barca, Trigilia, Guidi e Gozi. Un esperto di burocrazia (anche come scrittore) e frequentatore dei Palazzi che contano. Insomma una risposta simil-politica dopo il personale fallimento politico nell’azione di contrasto.
Per pagare la sua consulenza (non ancora definita, ma si dice introno agli 8mila euro), il Comune ha chiesto ai Comuni limitrofi di partecipare, nel rispetto dei propri bilanci, all’operazione, anche in virtù del carattere territoriale della battaglia, anche se i sindaci sono stati convocati e informati della scelta ormai a cose fatte.
Il ricorso del Comune di Sulmona si aggiungerà a quello già predisposto dalla Regione: i termini per presentarlo sono di trenta giorni, ma non essendo stata ancora notificata la decisione questi non ancora cominciano a decorrere.

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