Stop alla ferrovia Roma-Pescara: l’opera esce dal Pnrr

La notizia la riporta il quotidiano La Repubblica questa mattina ed è di quelle brutte per l’Abruzzo, che smentisce fiumi di parole e promesse: dal Piano di ripresa e resilienza esce la velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara, quel binario veloce su cui la regione aveva puntato quasi tutto per avvicinarsi a Roma e soprattutto ai porti del Tirreno.

L’opera è stata inserita, insieme all’alta velocità Palermo-Catania, in quelle su cui Rfi ha cambiato rotta e idea. Forse perché troppo dispendiosa, forse perché troppo difficile da portare a termine dal punto di vista tecnico.

Quell’uscita fatta dal ministro Salvini a novembre scorso durante una seduta di Commissione, insomma, alla fine si è rivelata un presagio, nonostante le smentite e le rassicurazioni che lo stesso ministro, e con lui il presidente Marsilio, avevano dato.

“Apprendiamo dagli organi di stampa che, nonostante le numerose rassicurazioni, il Governo Meloni avrebbe cancellato i fondi per il raddoppio della ferrovia Roma – Pescara, opera strategica per l’Abruzzo. Vogliamo augurarci che ciò non corrisponda al vero ma, se così fosse, sarebbe l’ennesimo affronto nei confronti degli abruzzesi e, in particolare modo di quelle aree interne già pesantemente penalizzate da miopi politiche regionali”.

Lo dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle, Gabriella Di Girolamo, che aggiunge: “siamo abituati alle continue giravolte di Salvini e al suo scarso senso della realtà ma stavolta lui e i suoi si sono superati. Solo due settimane fa il buon Marsilio ringraziava pubblicamente il ministro per l’imminente avvio dei cantieri, assicurato da Salvini in persona. È chiaro che per questa destra l’ascolto del territorio non ha alcuna priorità né valore: dicono ‘sì’ incondizionatamente al gasdotto Snam (utile a chi?) e ci consegnano un punto interrogativo enorme sulla realizzazione di un’opera, la Roma‐Pescara appunto, chiesta da tempo, e a gran voce, dai nostri concittadini”.

Alle parole della senatrice fanno eco quelle del Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele: “Stando a ciò che leggiamo, le risorse che originariamente avrebbero dovute essere destinate a quest’opera dovrebbero invece essere dirottate altrove, verso quelle i cui lavori sono in fase di avanzamento oppure prossime al compimento. L’inaffidabilità di questo governo regionale a trazione centrodestra è conclamato e risaputo ma, qualora fossero confermate queste indiscrezioni, il rumore delle bugie dell’amministrazione Marsilio sarebbe assordante. Gli esponenti di questo governo hanno continuano a mentire fino all’ultimo ed a farne le spese, ancora una volta, sarebbero i cittadini”.

Di Girolamo e Fedele ricordano come fu il Governo Conte a dichiarare la strategicità dell’opera, peraltro riconosciuta dal piano ministeriale “Italia Veloce”, attivandosi celermente per sbloccare i fondi necessari alla sua realizzazione. “È stato un lavoro di squadra intenso e proficuo proprio perché siamo riusciti a mettere d’accordo tutti su quanto fosse indispensabile investire su un’infrastruttura vitale per le aree interne dell’Abruzzo. Avevamo intercettato 620 milioni di euro derivanti da fondi Pnrr: di questi, 210 milioni di euro erano destinati alla tratta Tagliacozzo – Avezzano e 124 milioni di euro a quella Sulmona – Pratola Peligna. Questo governo ha poi scippato i 210 milioni per destinarli altrove e ora, a distanza di altri mesi, non contenti di quanto già fatto, hanno preso ciò che restava. Il risultato è sotto agli occhi di tutti e rivela che a questo centrodestra non interessa affatto potenziare il collegamento ferroviario”.

21 Commenti su "Stop alla ferrovia Roma-Pescara: l’opera esce dal Pnrr"

  1. Pernacchie sonore ! | 9 Giugno 2023 at 09:40 | Rispondi

    Da Prnn a PRRRR è un attimo ! E se a rassicurare è Marsilio, la pernacchia è ancora più sonora !!! Del resto con un ministro delle infrastrutture come Salvini che ci si poteva aspettare ? Un drink al Papete ? Bella coppia quei due !

  2. Ma la cosa più bella è che non verrà velocizzata neanche la Palermo Catania.
    Faranno un centro di accoglienza a Messina per dare il benvenuto a chi giunge dal ponte sullo stretto.
    BENVENUTI NEL NULLA

  3. Tra amici... | 9 Giugno 2023 at 11:55 | Rispondi

    Sempre grazie caro Marsilio, si vede che lo sviluppo di questi territori è sempre in cima ai tuoi pensieri, a proposito un caro saluto al sindaco Biondi e alla premier!

  4. Sempre più giù | 9 Giugno 2023 at 12:24 | Rispondi

    E mi raccomando, continua a sostenere Salvini sull’autonomia differenziata, così questa povera regione affonda ancora meglio.

  5. Quindi la Regione per Sulmona deve rifare le strade, finanziare eventi sportivi internazionali, sostenere l’alta velocità, incrementare gli insediamenti produttivi, fare assumere impiegati per il Tribunale, precettare pediatri, mantenere il punto nascite, ecc ecc ecc il tutto per 20.000 abitanti che ne parlano sempre male?

  6. La Roma-Pescara non riguarda solo Sulmona, ma una buona parte d’Abruzzo. Evidentemente, a differenza della sua città, quella meno importante.

  7. Questa parte d’Abruzzo, Pescara compresa, conta meno di un quartiere di Catania. E poi i vostri amministratori, i vostri industriali, i vostri intellettuali dove sono in tutta questa retromarcia?

  8. Ovviamente si sono trasferiti tutti a l’Aquila, l’unica in grado di giustificare grandi investimenti e a sostenere, come unica rappresentante, l’importanza di questa regione.

  9. Ma no, si sa, l’unica valle che conta in Abruzzo ed alla quale viene dedicata l’attenzione di tutti, lo sapete, è un’altra, dove manco sanno chi siete e cosa volete. L’Aquila fa magie se, in tutto ciò, riesce a progredire nonostante invidie e stati di inferiorità mal repressi di tutto il resto d’Abruzzo, voi per primi.

  10. Sono strafelice! Questa è una notizia da festeggiare con luminarie e fuochi d’artificio. Praticamente un orgasmo!
    Qualche demente aveva pensato che per modernizzare l’Abruzzo, per fare un collegamento veloce, efficiente e produttivo tra Adriatico e Tirreno, ossia tra Pescara e Roma, bisognasse buttar via milioni e milioni di euro a raddoppiare la “ferrovia del far west”, ossia una ottocentesca ferrovia che faticosamente e tortuosamente – ciuf, ciuf – arranca, lenta, ridicola e inutile, tra la Marsica e il “deserto dei Peligni”.
    Per fortuna qualcuno si è svegliato in tempo e ha cassato quest’immane sperpero di danaro pubblico!
    E adesso bando alle ciance: si avvii quanto prima (il progetto c’è già) l’alta velocità in Abruzzo. Il progetto è avveniristico e prevede due semplici segmenti più o meno rettilinei, quasi tutto in galleria e parte in rilievo (viadotti): una prima tratta tra Pescara e L’Aquila, con nuovo traforo del Gran Sasso, e una seconda tratta da L’Aquila a Roma, anch’esso quasi del tutto i galleria. Non serve passare da altri luoghi, infelici e dimenticati pure da Dio, quali per esempio Avezzano e Sulmona, dove già c’è il loro caro trenino e tanto basta.
    Lo sviluppo dell’Abruzzo e dell’Italia intera – lo sanno pure le pietre – non può prescindere da un veloce collegamento del nostro capoluogo (L’Aquila) con la capitale (Roma) e con la costa Adriatica (Pescara). In mezzora da Pescara a L’Aquila e in mezzora da L’Aquila a Roma. Semplice come bere un bicchiere d’acqua, cara Meloni, caro Salvini e carissimo Marsilio!

  11. M come cari amici | 9 Giugno 2023 at 15:02 | Rispondi

    Magie lei dice? Fuochino… Non è grazie alla magie che riesce a progredire, ma può individuarne la ragione attraverso un nome, anzi due, che sempre per M cominciano…

  12. Beh, una delle M che dice lei, ama talmente questa città da vivere a Pescara.
    L’altra M è l’unica persona in grado finalmente di dire qualche NO ai progetti insani di questo Paese, senza alcun timore. Si chiamino essi RDC, o 110 o Ferrovia RM/PE.

  13. Vincere facile | 9 Giugno 2023 at 17:13 | Rispondi

    Il costo delle principali inefficienze in Italia : – Il costo annuo sostenuto dalle imprese per la gestione dei rapporti con la PA (burocrazia) è pari a 57 miliardi l’anno (Fonte: The European House Ambrosetti) – Sono 24 miliardi di spesa pubblica in eccesso che non ci consentono di abbassare la nostra pressione fiscale alla media UE (Fonte:Discussion Paper 23 Commissione Europea) – Gli sprechi e la corruzione presenti nella sanità costano alla collettività 23,5 miliardi ogni anno. (Fonte ISPE). – Gli sprechi e le inefficienze presenti nel settore del trasporto pubblico locale ammontano a 12,5 miliardi di euro l’anno. (Fonte:The European House Ambrosetti – Ferrovie dello Stato). …. E l’elenco è ancora lungo. Quindi, a voler eliminare davvero lo spreco in questo paese, ci sarebbe l’imbarazzo della scelta…

  14. Articolo del germe del 5 Giugno 2023:
    “Ferrovia Roma-Pescara, il ministero ufficializza il finanziamento”.
    I primi due capoversi recitavano :
    “ E’ arrivata la conferma ufficiale per il finanziamento dei primi lotti della Pescara-Roma: la velocizzazione, in particolare, delle tratte Pescara-Sulmona e Avezzano-Roma.
    Le opere, per circa 600 milioni di euro, sono inserite nel Pnrr e dopo il via libera ufficiale da parte del ministero dei Trasporti ora si attendono sono le gare per i lavori che dovranno essere conclusi entro il 2026.”
    A parte i commenti dei due scappati di casa, che a pappagallo fanno esercizio di ripetizione anche in questo articolo… quello che stupisce erano i SILENZI di allora e la loquacità di adesso della politica.
    Ma stupisce ancora di più, che la notizia, l’apprendano dagli organi di STAMPA… la Repubblica (ndr)… nonostante le laute indennità percepite mensilmente per le cariche pubbliche rivestite.

  15. Per quanto riguarda il ponte sullo strutto, c’è qualcuno in Italia che ci crede veramente possa mai realizzarsi?
    Per gli sprechi invece la logica qual’è? siccome si spreca tanto, allora buttiamo 620 mln per un pezzo di ferrovia da AZ a T/cozzo ed un’altro da SU a P/Peligna con una utenza tutta da immaginare.
    Infine M5S si strappa i capelli per questo stralcio e nulla ha da dire per le decine di miliardi buttati nella fornace del RDC e del 110 che pagheranno i nostri figli?

  16. Invece tutti i miliardi che si investono sulla sua città, quale sviluppo hanno portato alla Regione?

  17. Tutti i miliardi investiti nella mia bella Città, come saprà sono stati utilizzati per la sua ricostruzione, diventata un simbolo per l’intera Nazione.
    Ne hanno beneficiato centinaia di imprese grandi e piccole e migliaia di professionisti, artigiani ed operai, accorsi da tutta Italia, anche da Sulmona.
    Ma non le conviene invidiarci, già l’ho spiegato una volta su questa rubrica.

  18. La provincia | 9 Giugno 2023 at 21:18 | Rispondi

    Ovviamente non stavamo parlando di quei soldi, ma di quelli che copiosi continuano ad arrivare. Invidia? Sembra al contrario che, come sempre è accaduto in passato, l’aspirazione a crescere di questa città, e le assicuro che questa stessa percezione è avvertita anche in Marsica, debba sempre scontrarsi con le pretese di supremazia territoriale della sua, anche sulla questione ferroviaria. E per quanto si possa amare la propria città, un po’ di obiettività non guasterebbe nel riconoscere che questo è un momento storico particolarmente favorevole per la sua. Quindi niente invidia, ma rispetto e attenzione anche per le altre città della provincia si.

  19. Il rispetto non può essere a senso unico, così come l’obiettività’.
    Quanto alla Marsica è interessante il suo slancio per crearsi un ruolo all’interno della provincia.
    E Sulmona? Penso non possa cullarsi in eterno tra le braccia di Ovidio.

  20. amedeo petrarca | 9 Luglio 2023 at 04:44 | Rispondi

    Ottima notizia, il progetto sponsorizzato da pd e dai scappati di casa era solo un immenso sperpero di denaro pubblico e distruzione del territorio per una linea in cui viaggiano 4 gatti praticamente da sopprimere immediatamente , treni perennemente vuoti che si e no trasportano 10 persone a corsa a totale carico della comunità uno scandalo vergognoso, mentre l’a24 cade a pezzi e gli argini dei fiumi sono praticamente inesistenti gli asini di turno volevano buttare via miliardi di euro per bucare montagne , demolire paesi per istituire un servizio taxi per pochi intimi su cui far mangiare sopra i soliti noti per anni con rifinanziamenti continui, che se lo pagassero da soli il taxi, certamente più utile far la linea veloce roma-l’aquila e l’aquila-pescara che avrebbero un senso , per i 4 gatti di avezzano e vi sfido a dimostrare il contrario visto che vedo i suddetti treni vuoti tutti i giorni…ci conviene senz’altro pagare un viaggio su bus via a24 anche gratis pur di evitare queste vergogne.

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