Storie, architetture e leggende: a Cansano gli abitanti diventano guide

Una passeggiata tra i vicoli di Cansano, a scoprire angoli e storie. A guardare architetture di abitazioni abbandonate e ascoltare ricordi della comunità che le ha vissute. Tra pietre che portano i segni dell’abbandono per il fenomeno dell’emigrazione e quelli di una civiltà agro-pastorale ormai in estinzione.
Un’iniziativa che punta tutto sull’identità quella che domani metterà sui selciati del piccolo centro ai piedi della Majella la Pro Loco, l’associazione Riqua e il progetto Gotico Abruzzese, nell’ambito dell’Open Day Summer.
A fare da guida tra le case e le storie di Cansano, infatti, saranno gli stessi abitanti, che a spasso per il paese trasferiranno al pubblico le leggende di fate e apparizioni demoniache, le credenze e le superstizioni, ma anche le storie e gli aneddoti di famiglie e “clan” che si perdono nei rami di alberi genealogici diramatisi in tutto il mondo. Qui dove l’emigrazione ha segnato lo spopolamento, ma anche la ricchezza di ritorno e dove oggi c’è un Museo dedicato.
“Ci piaceva l’idea di poter raccontare un luogo come Cansano vecchia attraverso le parole di chi ancora ricorda i suoi fasti – spiega Antonio Secondo, del progetto Gotico Abruzzese -. Siamo convinti che l’identità di un paese, così come di una città o di un qualsiasi altro luogo antropizzato non possa essere rappresentata dalle sole architetture civili o religiose, dall’urbanistica o dalle strutture turistiche e ricettive. Ci sembrava interessante porre l’attenzione sugli abitanti stessi del paese e su come loro vivano e interagiscano con quella che è una parte della loro storia”.
Due gli appuntamenti con questa particolare passeggiata che sarà fatta in concomitanza con l’apertura della mostra “Foto sospese”: alle 16:00 e alle 18:00. La partecipazione è gratuita.

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