Sulla strada dei Borghi più belli d’Italia, evento di avvicinamento a Pescocostanzo

Il quattordicesimo Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia si avvicina, e Pescocostanzo diventa protagonista nel settimo evento di avvicinamento alla manifestazione. Il prossimo 18 giugno, infatti, nel Comune altosangrino si svolgerà una giornata dedicata alla “via degli Abruzzi” grazia all’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise”.

Prima tappa per i turisti sarà la basilica di Santa Maria del colle, fondata nel lontano 1466, poi ci sarà spazio per la passeggiata lungo le antiche vie del borgo per visitare le botteghe artigiane, da sempre simbolo di Pescocostanzo, per poi visitare il museo del tombolo dove si potrà osservare la maestria delle ricamatrici.

Nel giardino di Palazzo Fanzago si degusterà la tipica produzione casearia del luogo, prima di prendere parte, presso l’Auditorium San Nicola, al convegno “Intrecciare, plasmare, gustare, vedere…vivere. La tradizione come ponte verso un futuro dinamico, attraverso il presente reale”. All’incontro parteciperà l’Onorevole Serena Pellegrino e il Presidente di Abruzzo Sviluppo SpA Stefano Cianciotta. Interverranno Cinzia D’Altorio, Dirigente scolastico presso IIS Patini Liberatore di Castel di Sangro, Raffaele Spadano antropologo dell’Università degli Studi di Torino, Domenico Ranallo artigiano del legno, Enrico Donatelli, artigiano del ferro battuto, Mattia Sciullo, artigiano dell’oro.

“Dopo un lungo periodo di staticità legato all’ emergenza sanitaria – afferma Antonio Di Marco, Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise” – si avverte il bisogno di restituire identità e autenticità a luoghi e collettività. Niente altro più dell’intimità e dell’appartenenza ad una comunità può realizzare questo passaggio sostanziale, che dalla chiusura conduce all’apertura verso il mondo, alla ridefinizione extra-comunitaria del micromondo dei borghi. La bellezza, per essere apprezzata e comunicare il suo messaggio, ha bisogno di essere mostrata e condivisa al di là di ogni confine o limite, perché la piacevole sensazione che trasmette nell’osservarla deve poter essere la forza motrice di una nuova rivoluzione turistica”.