Tac di nuovo rotta, pazienti dirottati su Avezzano e Popoli

E niente, la Tac è di nuovo rotta quindi dal SS. Annunziata di Sulmona gli utenti questa mattina sono stati dirottati sulle strutture ospedaliere di Popoli e Avezzano per sottoporsi all’esame. Niente di così nuovo, in realtà,  perchè il macchinario era tornato in funzione solo qualche giorno fa a distanza di dieci giorni dall’ultima rottura. Un deficit a cadenze temporali costanti per l’ospedale peligno dove  la questione comincia a sfiorare i limiti del paradosso perchè da anni, ormai, quella nuova è incellophanata, chiusa in magazzino, senza mai entrare in funzione. Acquistato nel 2013, infatti, il macchinario resta all’angolo perchè per l’istallazione sono necessari interventi edilizi di non poco conto quindi, fino ad ora, si è atteso il momento più propizio che poi è fisicamente rappresentato dalla nuova struttura, anch’essa in ritardo sulla tabella di marcia: rimandata a settembre.

La dirigenza Asl, in tutto questo, ha preferito così spendere di volta in volta soldi per sistemare il vecchio piuttosto che ripiegare definitivamente sul nuovo, tra l’altro a bassa cilindratura. Una situazione che forse nel giro di poco più di un mese potrebbe tornare a risolversi definitivamente. Pare (restare nella sfera dell’ipotesi è più che mai consigliato) che dal 25 giugno inizieranno i lavori per l’allestimento del macchinario nel nuovo ospedale, operazioni che dovrebbero durare pressapoco un mese.

La nuova (si fa per dire) Tac, come detto, è stata acquistata ben cinque anni fa. L’ultima volta che l’argomento era stato affrontato era stato durante il sopralluogo nella nuova struttura, avvenuto a marzo, quando il direttore Asl Tordera aveva promesso l’istallazione già da aprile. Ritardo su ritardo. Ma si sa che in fatto di salute (altro che diritto essenziale) le cose non vanno esattamente come devono e quindi a distanza di ulteriori mesi il momento giusto sembra essere arrivato. Chissà.

Simona Pace

2 Commenti su "Tac di nuovo rotta, pazienti dirottati su Avezzano e Popoli"

  1. sono gli amministratori,i manager ,nominati dai politiicialtroni,tutti incapaci,inconcludenti,
    solo annunci,dichiarazioni,chiacchitre…acquistare un macchinario,pur sapendo di non avere strutture adeguate,voluta negligenza,quali le ragioni? Forse i ritorni economici di qualche cialtrone…. paga sempre il contribuente.

  2. Ricordo di aver letto su alcuni resoconti dell’ultima guerra, che alla marina militare italiana fu dato l’ordine di essere smantellata,dalle forze alleate. Smantellare ha diversi sinonimi,eccone alcuni: abbattere, buttare giù, demolire, diroccare, distruggere, sfasciare. Mi è venuta in mente questa parola pensando alla marina, ma poi ho pensato anche agli ospedali di Popoli e Sulmona. Sono sottoposti a smantellamento un passo alla volta,per arrivare ad un finale indolore. Festina lente, dicevano i romani,con un ossimoro. E così, sia l’ospedale di Popoli che quello di Sulmona ,stanno scomparendo lentamente. Non ci sono più professori di grido,come una volta, il personale scarseggia,in uomini e mezzi e quel che resta “è solo languore e pianto”. Non si fanno più concorsi,specie quelli per direttore (ex primario),di solito essi vengono presi tra i medici presenti,equipe raccogliticce, i migliori se ne vanno in pensione ed il turn over è bloccato e perciò non vengono sostituiti. Chi resta è soggetto a turni forzati.Ci sarebbe molto da dire,ma messo per iscritto si rischierebbe la denuncia, ora molto di moda per chi rema contro e critica un certo andazzo. Popoli è al lumicino e Sulmona alla lanterna. Bisogna muoversi in tempo ed inventarsi qualcosa, prima che sia troppo tardi. Avezzano si difende, pretendiamo lo stesso trattamento.

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