Cup, vecchi nuovi problemi: tre ore di fila ed ecodoppler fissato tra un anno

Tre ore di coda, per poi sentirsi dire che il primo giorno utile per l’ecodoppler sarà nel 2024. E’ accaduto ad una sessantenne di Sulmona, nella giornata di ieri. Vecchi nuovi problemi, verrebbe da dire. La donna, come i tanti altri in fila con lei, ha atteso tre ore prima di potersi recare allo sportello. Colpa di un disservizio informatico che ha rallentato i lavori degli addetti, mettendo in stallo le centinaia di persone in attesa di prenotazione.

Appena una settimana fa era stato registrato un altro blocco ai terminali informatici che aveva portato alla rinuncia delle prenotazioni sanitarie.

Giunto il proprio turno ecco la beffa: l’ecodoppler carotideo (prescritto dal medico) non può essere fissato prima dell’ottobre 2024. Colpa delle infinite liste d’attesa per le quali la Corte dei Conti ha già bacchettato l’Abruzzo. E infatti, la sessantenne rientrerà in quel 28,5% degli utenti abruzzesi che vira sul privato per le proprie cure.

Problemi informatici, inoltre, sono stati riscontrati anche questa mattina nella sede Asl dei comboniani, in via Gorizia. Linee fuori uso ed utenza lasciata a piedi. A domani, per quei pochi che avranno a disposizione un nuovo giorno di permesso dal lavoro.

Disservizio simile a quello della scorsa settimana verificatosi negli uffici del CSM di Sulmona. Insomma, vecchi nuovi problemi. Irrisolti.

2 Commenti su "Cup, vecchi nuovi problemi: tre ore di fila ed ecodoppler fissato tra un anno"

  1. La sanità che non funziona | 11 Ottobre 2023 at 23:59 | Rispondi

    Per chi è costretto a fare una qualunque visita medica purtroppo è costretto a rivolgersi al privato. È vergognoso paghiamo le tasse per un servizio che non ci viene fornito, stiamo parlando di salute, non puoi dire ad un malato che può effettuare la visita nel 2024. Ma i nostri politici, chi ci dovrebbe rappresentare lo sa cosa significa portare un pensionato in giro per l’ Abruzzo e per di più a pagamento.

  2. E per fortuna che durante il covid non facevano altro che dire che bisognava investire sulla sanità per renderla più efficiente. Parole, parole, parole…. Il CUP che era alla farmacia comunale era molto utile in quella zona, alleggeriva il lavoro al CUP in via Mazzini. Come mai è stato tolto?

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