Tiro con l’arco: Martina Paolantonio alla Coppa Italia delle Regioni 2018

Concentrazione, precisione, determinazione. Queste le tre costanti del Tiro con l’Arco, disciplina olimpica fatta di tanta pratica, allenamento, passione e sguardo dritto al bersaglio.

E lo sa bene Martina Paolantonio, giovane talento di Pratola Peligna, fresca di convocazione per l’appuntamento con la Coppa Italia delle Regioni che si terrà a Savona dal 13 al 15 luglio. Raggiungerà le fila degli arcieri abruzzesi, lei l’unica della Sulmona Arcieri, l’unica dalla Valle Peligna, gli altri atleti provengono infatti da altre squadre,(più numerose come presenza atleti), Lanciano, Chieti, Silvi Marina. Il gruppo sarà guidato dal tecnico Antonio D’Angelo, accanto a lei ci sarà il suo allenatore e tecnico regionale, il sulmonese Giacomo De Fanis. Ogni squadra ha una trentina di elementi di tutte le età e stili, sono 72 le frecce da puntare al bersaglio, Martina scenderà in campo per il tiro da 60 metri, a dare il carburante fondamentale, per avanzare posizioni e raggiungere il podio, saranno i punti accumulati da ciascuno nel gruppo, poi domenica sarà il tempo degli scontri diretti.

Liceale, 16 anni, Martina, vestirà i colori bianco, verde ed azzurro dell’Abruzzo, nella competizione a cui prenderanno parte solo i migliori. Emozionata ma carica, entusiasta e riflessiva ma anche fresca e curiosa come la sua età, è pronta a sfoderare tecnica, insegnamenti, testa ma anche istinto, perché il tiro lo senti dentro. “Giorni di allenamento intensi, anche se sono un po’ stanca mi sento carica, ogni freccia è liberatoria, è una scarica di energia enorme, sia fisica che mentale”. E tutto è proprio bilanciato da quell’equilibrio mente-corpo

Ha scelto questo sport, da due anni, perché le dà carica ma anche una sensazione di libertà, sul campo dell’atletica ha già raccolto le sue soddisfazioni e medaglie. Un mondo affascinante quello del tiro con l’arco, che richiama storia e modernità, nell’evoluzione dello strumento. Un vero e proprio equipaggiamento tecnico quello che ogni arciere porta con sé. Qui atleta e arco diventano un tutt’uno, dalla trazione ai paglioni, i bersagli, questo sport parla attraverso frecce, riser, flettenti, corda, bottone, mirino, parabraccio, sgancio, paraseno e molto altro ancora, insomma pezzi essenziali a molti di noi del tutto sconosciuti. Uno strumento, comprato dalla famiglia, non proprio dal prezzo di un pallone, e qui torniamo alla storia, quella arcinota, degli sport cosiddetti minori, quelli che non vedono cifre da capogiro, con tanti zero a seguire, quelli che vanno avanti nonostante le poche risorse e portano risultati, in cui le società e le federazioni danno un contributo nel loro piccolo.

Uno sport che incuriosisce anche chi non lo pratica, cattura l’attenzione, dall’arciere al bersaglio, quasi a voler tracciare una traiettoria immaginaria. Una disciplina che forma nello spirito, nella vita, che consegna all’arciere equilibrio, forza, capacità. “Uno sport, una disciplina che insegna molto ai ragazzi in termini di concentrazione, di testa, a livello psicologico nel sostenere il tiro, l’obiettivo, il bersaglio e il risultato” sottolinea il tecnico De Fanis.

A due giorni dalla sfida, tra concentrazione e adrenalina, l’intera Valle è pronta a fare il tifo per lei e per la squadra abruzzese, perché il talento, podio o non, centra sempre l’obiettivo. In bocca al lupo Martina!

Anna Spinosa

Commenta per primo! "Tiro con l’arco: Martina Paolantonio alla Coppa Italia delle Regioni 2018"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*