Truffle Summer Festival: successo per i tartufi subequani

“La filiera del tartufo deve essere un volano per le aree interne”. E’ quanto affermano Mirko Cifani e Andrea Marganelli, promotori della due giorni dedicata al tartufo a Goriano Sicoli lo scorso sabato.

“Ci siamo impegnati per far capire che, se questa attività agricola viene fatta con i metodi giusti, porta redditi anche importanti e per tanto potrebbe essere una soluzione al problema dello spopolamento delle aree interne”, hanno commentato i due organizzatori del Truffle Summer Festival.

“I tecnici – proseguono i due – che hanno partecipato al convegno hanno dato indicazioni scientifiche su come coltivare e le giuste pratiche da mettere in atto. Ci sentiamo soddisfatti dell’ottimo successo riscontrato che mostra ancora una volta quante siano le potenzialità di questa risorsa”.

Main event la cena gourmet, con piatti a base di tartufi a chilometro zero, provenienti dalla Valle Subequana.

Dalla tavola ai tavoli, con il convegno a cui hanno preso parte, tra gli altri, Rodolfo Marganelli, sindaco di Goriano Sicoli, Marianna Scoccia, vicepresidente del Consiglio Regionale, Emanuele Imprudente Assessore Regionale all’Agricoltura e Luigi D’Eramo sottosegretario Ministro Agricoltura, il direttore del parco Regionale Sirente Velino, Igino Cuchiarelli, Stefano Fabrizi direttore di Confagricoltura L’Aquila e Nicolino D’Alessandro commercialista.

Dal vertice sono state tracciate le linee guida che potrebbero sfociare in un accordo tra l’ente Regione e l’Università di Teramo, finalizzato allo studio scientifico sui pregiati tuberi.

“Dopo questa esperienza – hanno concluso gli organizzatori – contiamo di replicare le attività anche per la prossima estate. Il nostro intento è quello di far crescere la filiera del tartufo che proprio nelle Aree Interne trova il suo habitat naturale e fare in modo che diventi un volano di rilancio per i territori come la Valle Subequana dove da sempre si raccolgono tartufi. Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una graduale presa di coscienza da parte dei residenti che si sono dati da fare per aprire ditte destinate proprio alla coltivazione e commercializzare i tartufi. Un cambiamento che ci ha messo sulla buona strada per far crescere il settore tanto che già oggi i tartufi sono in grado di dare un valore aggiunto rispetto ad altre colture. Tuttavia contiamo e dobbiamo fare di più soprattutto facendo sistema tra le tante voci del nostro territorio”.

2 Commenti su "Truffle Summer Festival: successo per i tartufi subequani"

  1. Ottima iniziativa, il futuro di questi borghi abbandonati è nell’agricoltura di cambiamento. Affiancare perciò i tartufi ai ceci e ai prodotti tradizionali del territorio.

  2. “Truffle summer festival” per chiamare quella che in altri tempi si sarebbe chiamata, papale papale, “sagra del tartufo”
    Adesso, per qualunque caxxata, ci si spalma un po’ di inglisc addosso per sentirsi importanti, autorevoli, internescional.. anche se alla fine si è sempre e solo cafoni subequani.
    Naturalmente, come ci riferisce il Germe, c’è un “Main Event” con cena “Gourmet”, che altro non è che una megatavolata dove un po’ di paraculi hanno mangiato a sbafo i “tartufi a chilometro zero”.

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