Il problema però ora non sarà solo colmare l’attesa dei richiedenti alloggio ma trovare, attraverso un nuovo bando, degli inquilini interessati che vadano a riempire molto probabilmente i 24 appartamenti destinati alla categorie studenti, fascia che a quel bando non ha proprio risposto. D’altronde non c’era da restare stupiti, Sulmona non vanta Atenei e offerte formative tali da convincere dei giovani a sceglierla come città d’adozione, al loro posto però potrebbero arrivare nuove categorie come quella dei separati-divorziati e su questo, forse, il numero qui si potrebbe trovare.
Dunque andando ai numeri del bando: in 70 hanno presentato domanda per i 64 alloggi ripartiti in 8 appartamenti riservati agli anziani al piano terra, 16 per le giovani coppie e i 24 per gli studenti. Il bando quindi muterà veste rivolgendosi comunque a fasce che hanno bisogno di appartamenti a canone concordato cioè dai 220 ai 340 euro di fitto, di metrature che vanno da un massimo di 64 metri a un minimo di 31 metri quadri.
Insomma, se sugli studenti Sulmona con scarso appeal non riesce a fare breccia, sulla categoria separati il centro ovidiano prova a strizzare l’occhio, “città dei divorziati o delle seconde speranze”, e chissà che non sia la strada giusta.
Anna Spinosa
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