Apu, prova del fuoco a “basse temperature”

Quattordici giorni netti, più i due festivi natalizi di chiusura per corso Ovidio e, per la prima volta, la sperimentazione dell’area pedonale urbana in periodo invernale.

Si è conclusa ieri la prova del fuoco a “basse temperature” per il centro storico con risultati tutto sommato positivi, se non altro per non aver sollevato grandi polemiche come in passato, anche se non sono mancate critiche.

Un banco di prova rinviato lo scorso anno all’ultimo minuto per l’ingresso del Paese in zona rossa e che quest’anno l’amministrazione Di Piero, che l’ha ereditata da quella Casini, ha raccolto e portato avanti, seppur intervenendo quasi subito per allargare le maglie, con la concessione dell’apertura di corso Ovidio alle auto dalle 4 alle 10 del mattino.

Tanta gente nelle strade del centro che il movimento “Sulmona senza smog” ha documentato quasi in modo “maniacale”, con l’intento di far vedere i frutti di una città a misura d’uomo.

Non tutto, però, è stato rose e fiori: se le attività commerciali dedicate al turismo, come ad esempio i rivenditori di confetti, sono andate benissimo, altre hanno accusato il colpo.

“Poca animazione per i turisti – spiega una esercente di abbigliamento – è mancata l’atmosfera natalizia, e i visitatori, che pure non sono mancati, non erano invogliati a restare, limitandosi spesso ad una passeggiata. Ci sono stati eventi molto belli come il teatro di strada per i bambini, ma hanno visto come destinatari sostanzialmente solo i locali, mentre sarebbero stati graditi mercatini in strada”.

C’è chi poi lamenta qualche disagio per il carico e scarico della merce, con, da contraltare, chi invece si lamenta dell’eccessivo passaggio dei corrieri in area pedonale. Quasi tutti, invece, si sono persi nella giungla degli orari e dei varchi attivi, spesso non funzionanti o peggio che traevano in inganno gli automobilisti. “Una criticità che ci è stata fatta notare anche da molti visitatori” dicono i commercianti.

“Noi abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione una situazione che ora dobbiamo gestire e migliorare – spiega l’assessora al Centro Storico, Catia Di Nisio -. Bisogna anche abituare il cittadino a rendersi conto delle distanze di un centro storico non particolarmente grande. O meglio a invogliarlo a utilizzare servizi alternativi per vivere corso Ovidio, come il parcheggio di Santa Chiara. Durante le feste abbiamo messo a disposizione il parcheggio coperto con un’ora gratuita, ma molti non l’hanno utilizzato”.

La questione resta fondamentalmente culturale e di abitudini, fermo restando che si stanno studiando soluzioni alternative per alleggerire il peso delle restrizioni al traffico: una delle possibilità potrebbe essere quella di affidare ad alcuni operatori del settore la gestione delle consegne della merce, sia dal grossista ai rivenditori, che quelle porta a porta.

Nel centro storico, d’altronde, c’è chi ci crede: c’è chi in questi ultimi dodici mesi è riuscito ad aprire nuove attività in centro o a rilevare quelle che sembravano già segnate dal destino. Basta vedere alcuni locali davanti al complesso dell’Annunziata, ritrovo per i giovani, oppure dell’investimento fatto dall’albergatore Santacroce che ha rilevato l’ex sede della Cassa di risparmio per creare una nuova struttura alberghiera. Insomma, all’Apu si sopravvive e anzi ci si potrebbe persino vivere meglio. C’è tempo fino a Pasqua per trovare soluzioni che siano almeno preparatorie in vista dell’estate quando la prova del fuoco sarà a temperatura ambiente.

11 Commenti su "Apu, prova del fuoco a “basse temperature”"

  1. Lo smog a Sulmona non si può senti!!!

  2. Siamo rimasti 4 gatti …ma di che stiamo parlando !

    • Io fossi in lei andrei a leggere l’incidenza dello smog sulla valle PELIGNA da studi fatti dall’arta che è l’ente preposto e poi forse cambia idea sui livelli di polveri sottili che ci sono nella valle. M..

  3. Con la chiusura (caotica del centro)nei giorni festivi si sono verificati molti incidenti sulle circonvallazioni non in grado di fare defluire il traffico congestionato .
    Peraltro tanta gente non è rientrata per le feste e di turisti rispetto agli altri anni se ne sono visti di meno… altrimenti sarebbe stato il caos nelle vie a ridosso del centro

  4. francesco.valentini1935 | 11 Gennaio 2022 at 20:00 | Rispondi

    Seguo con interesse le vicessitudini relative al traffico urbano che vedo riesce a sollevare polemiche: i pareri sono tanti e tutti apprezzabili:abbiamo voluto una Citta’ a misura d’uomo ma non dimentichiamo il turismo che non trova servizio pubblico che,quando si vede,e’ desolatamente vuoto:spese e incassi,comevvanno?I servizi urbani non vanno delocalizzati.I cittadini non sanno dove prendere un autobus e la domanda del turista ti spiazza quando deve andare in periferia con bagagli per raggiungere lo scalo FS:rimettiamo in Centro l’autobus e stampiamo per la distribuzione gli orari e le fermate:turismo e bilanci ne guadagnerebbero:Assessori al ramo,che ne dite?

    • Cioè facciamo ripassare gli autobus per il corso????? Bah andavano a doppio senso…. Si bloccavano al quadruvio con i furgoni dei vettori…. Vanno a carbone ed erano sempre vuoti…. Non ce la faremo mai con queste super idee 😂😂😂😂

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