Arriva “l’elemosina” per i bebè

Lo chiamano sostegno alla genitorialità, ma le risorse sono talmente poche che sarebbe più opportuno definirla un’elemosina. Trentamila euro stanziate dalla Regione per tutto il comprensorio peligno, 17 Comuni e una popolazione di circa 45mila abitanti. Meglio di niente, certo, ma poco e troppo poco per un territorio che certo non brilla per nuove nascite.

Il bando appena pubblicato dall’Ecad 4, sull’albo pretorio del Comune di Sulmona (capofila), prevede l’erogazione di un bonus una tantum, un voucher cioè per l’acquisto di forniture primarie (pannolini, latte, omogenizzati, etc.) che sarà di 286 euro per 34 famiglie, per l’uso di servizi e per sostegno sociale.

Potranno fare domanda, entro il 16 maggio, tutte quelle famiglie con figli fino a 36 mesi di età, con un Isee inferiore agli 8mila euro e che risiedano in uno dei 17 Comuni dell’Ecad 4 (Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Campo di Giove, Cansano, Cocullo, Corfinio, Introdacqua, Pacentro, Pettorano sul Gizio, Pratola Peligna, Prezza, Raiano, Roccacasale, Scanno, Sulmona, Villalago, Vittorito).

Tre le misure previste: voucher per buoni di servizio (10850 euro il budget totale), buoni fornitura (9725 euro) e sostegno alla genitorialità (10mila euro). 

Alle domande seguirà una graduatoria che terrà conto dei componenti del nucleo familiare, del reddito Isee, della presenza dei minori, di disabili e famiglie con un solo genitore.

“Nonostante non siano cifre importanti, è una boccata di ossigeno per i genitori più svantaggiati che devono occuparsi della cura dei loro bimbi – ammette l’assessora al Sociale del Comune di Sulmona, Marina Bianco -. Come amministrazione continuiamo a mettere in campo tutti gli interventi possibili, soprattutto in questo duro periodo di pandemia, in cui in molti sono in difficoltà socio economica, per andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli, in questo caso di genitori alle prese con bambini in tenera età”.