Ragionieri e geometri, salvataggio condizionato

I corsi per ragionieri e geometri, fermi rispettivamente a 15 e 13 iscrizioni quest’anno, sono salvi, ma quella arrivata dal Provveditorato agli studi è una concessione condizionata al rilancio della scuola stessa che dopo il trasferimento a Pratola quattro anni fa ha visto crollare drasticamente le iscrizioni, passando dalle 320 del 2014 alle 173 di quest’anno. E la condizione l’ha soddisfatta la Provincia, “nella sostanziale indifferenza degli attori principali” ha detto oggi il presidente Angelo Caruso riferendosi alla latitanza del Comune di Sulmona (anche oggi assente, nella sua composizione esecutiva, all’assemblea indetta dal comitato), che ha provveduto, come anticipato da Il Germe, ad emanare un bando-avviso per reperire un locale a Sulmona che sia in grado da subito di ospitare gli studenti sfrattati da via Virgilia D’Andrea.
Il locale dovrà essere di circa un migliaio di metri quadrati, sismicamente sicuro e a portata se non di passo, almeno di autobus: la Provincia ha previsto circa 100mila euro l’anno per l’affitto e il presidente Caruso è convinto che qualche offerta arriverà e che, se non a settembre subito dopo, l’Itcg potrà tornare a Sulmona. Questo in attesa che i lavori di messa in sicurezza della sede storica siano conclusi. Domani, ha detto Caruso, verrà firmato il contratto con il progettista (la Promedia di Teramo) che avrà 45 giorni per presentare un quadro di fattibilità (economico e di intervento) e 90 per predisporre il nuovo progetto che poi dovrà andare a gara.
Diversa la strategia impostata invece per l’istituto agrario Serpieri, per il quale la Provincia ha fatto domanda all’ufficio di Fossa per ottenere dei Musp da collocare nella tenuta originaria della scuola che, in questo caso, rappresenta uno strumento indispensabile alla didattica: “Se Fossa dovesse risponderci negativamente – ha spiegato Caruso – vedremo come Provincia di provvedere ugualmente, perché l’agrario ha bisogno di quegli spazi”.
“Le sedi non bastano – ha aggiunto il presidente – perché bisogna ripensare la politica scolastica, fare in modo che i corsi diventino appetibili, che la scuola sia richiesta. E per fare questo bisogna puntare sull’eccellenza”. Un discorso dallo sguardo lungo per un territorio che finora non ha avuto neanche quello “corto”; eppure di strade da percorrere ce ne sono, come quella, ipotizzata da Pietro Di Paolo, di creare un istituto tecnico speciale con indirizzi universitari come solo due ce ne sono in tutto Abruzzo, o ancora, per l’agrario, di lavorare sulla filiera corta, il biologico, e fare dell’agricoltura e del suo studio un eccellenza legata al territorio.
Gli interlocutori, però, anche oggi sono mancati: assente la giunta comunale (era presente per la maggioranza solo Roberta Salvati e per l’opposizione Elisabetta Bianchi, Fabio Ranalli e Mauro Tirabassi), assenti i dirigenti scolastici.

Intanto il 21 giugno prossimo i consiglieri Mauro Tirabassi e Fabio Ranalli hanno convocato a Sulmona la commissione per l’edilizia scolastica della Provincia, con l’intento di fare il punto della situazione con i tecnici e con tanto di sopralluogo, per capire tempi e modi non solo per la sede dell’Itcg, ma anche del liceo classico Ovidio di piazza XX settembre. Altra nota dolente, altra nota mai accordata di una politica latitante.

Commenta per primo! "Ragionieri e geometri, salvataggio condizionato"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*