Bocconi avvelenati, morti due cani da tartufo

Di nuovo bocconi avvelenati, questa volta muoiono due cani padronali, da tartufo, un maschio e una femmina. Lo fa sapere Gabriella Tunno, di Code Felici, che rilancia l’allarme su un fenomeno che negli ultimi mesi ha colpito indistintamente, cani e gatti, in tutta la Valle, vittime della malvagità nascosta in crocchette. “I bocconi si trovavano sopra il Bagnaturo, sotto la linea tagliafuoco a 500 metri dal cimitero di San Pietro“ spiega.

La Tunno pensa possa essere “un dispetto”, uno spregio che sarebbe in uso tra qualche “cercatore di tartufi”, che nei fatti poi diventa un danno affettivo ed economico, per avere così più campo libero, supposizioni, ipotesi queste che non sarebbero però nuove al mondo degli appassionati del prezioso “oro” da cucina.

Sulla questione avvelenamento l’ultimo caso solo lo scorso gennaio a Pacentro, a denunciare il fattaccio e ad allarmare i carabinieri fu il sindaco Guido Angelilli che parlò di gesto “barbaro e sintomatico della più becera inciviltà”

Intanto da Code Felici aproffittano per dire che i cani stanno tutti bene, nessuno è morto a causa del freddo, come qualcuno aveva potuto erroneamente pensare, a perdere la vita è una cucciolata fragile, la cui mamma non è riuscita a dare loro il latte.

Sono 280 i cani presenti nel canile di Sulmona, i più vecchi sono al caldo nei box, tutti sono curati e coperti, “se qualcuno vuole può portare coperte e pane” per il resto l’emergenza freddo è superata così quella della strada bloccata dalla neve, liberata, sottolinea, grazie all’impegno del consigliere Mauro Tirabassi.

“Ringrazio la squadra di code felici per avermi aiutata, dentro ai box la neve si stava ghiacciando e con le temperature basse era pericoloso per i nostri amici a 4 zampe. Tutti i box sono stati liberati, hanno mangiato tantissimo e sono usciti”.

Tanto volontariato e solidarietà in queste ore, c’è chi porta tappeti morbidi, chi coperte, chi cibo, per il resto si raccomanda l’attenzione massima ai bocconi, crocchette o pasti invitanti che per gli amici a quattro zampe però potrebbero rivelarsi fatali.