Botte dopo la processione, ma la città resta in festa per la Pasqua

    Un giorno di preghiera e di raccoglimento non per tutti quello di ieri in occasione della processione del Venerdì Santo: un appuntamento della e con la città, che è stato rovinato in chiusura della processione con una lite davanti a palazzo dell’Annunziata. Ad avere la peggio è stato un giovane di un paese limitrofo, che è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso a causa di un pugno ricevuto in pieno volto da una persona che al momento resta sconosciuta. Così come sconosciute sono le cause della lite, scoppiata subito dopo il passaggio dei Trinitari al rientro.
Al giovane sono stati dati pochi giorni di prognosi dal pronto soccorso, tuttavia la polizia ha aperto un’indagine per capire chi sia stato il responsabile del gesto e perché. Questa mattina, così, sono state acquisite le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza e la vittima è stata convocata in caserma per spiegare quanto accaduto.
Per il resto la tre giorni più attesa della città si è aperta ieri con la consueta e sentita partecipazione, in una Sulmona, complice anche le temperature miti, piena di gente. Perlopiù sulmonesi di ritorno, a giudicare dai numeri delle presenze negli alberghi cittadini che quest’anno hanno sofferto molto anche nelle prenotazioni last minute.
Il corteo durato quattro ore (nelle foto di Angelo D’Alosio – Oneshootelive) ha avuto come sempre come punto di forza il Coro dell’Arciconfraternita (guarda video nella sezione “de visu”) , composto da 130 elementi e diretto dal Maestro Alessandro Sabatini. Una lunga maratona di emozioni e di passi con struscio che qualcuno dei Trinitari non ha retto: due coristi e un mazziere sono stati infatti colti da malore e soccorsi dall’ambulanza. Per loro, fortunatamente, nulla di grave.

Il conto alla rovescia per sulmonesi e non, però, è quello che porta all’appuntamento di domani con la Madonna che scappa in piazza: un rito famoso in tutto il mondo e a cui nessun sulmonese, credente o meno, è disposto a rinunciare. Questa sera alle ore 21 con la cosiddetta “camminarella” la Madonna vestita a lutto sarà portata dalla chiesa di Santa Maria della Tomba a quella di San Filippo dove, domani, la Vergine uscirà per la corsa verso il Redentore che sarà sostenuta dai quattro confratelli estratti a sorte lunedì scorso: Fausto Proietti, Alessandro Petaccia, Emidio Ricottilli e Antonio Santangelo.
Un’altra giornata di festa che, si spera, nessuno voglia rovinare come accaduto ieri.

 

 

 

 

 

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