Bretella, l’imbarazzo sui binari del sindaco. Sbic e Di Girolamo: “Progetto da ripensare”

Sul progetto della bretella ferroviaria di Santa Rufina parlano tutti tranne il sindaco: muta durante il consiglio comunale e muta dopo che dallo smartphone della consigliera Bianchi è uscito il messaggio inviato (anche al sindaco) della decisione della commissione Trasporti del Senato di chiedere una sospensione e rivisitazione del progetto.
Un’ambiguità, quella dell’amministrazione attiva, che ha provocato la reazione di Sbic: “Un sindaco incredibilmente e indecorosamente muto per tutta la durata del consiglio durante il quale non è stato prodotto un giudizio netto e definitivo su tale progetto – scrive il gruppo consiliare -. L’assessore Angelone ha parlato, nella sua relazione, di ristori e opere aggiuntive da chiedere a Rfi a margine del progetto. Un ristoro che in quanto tale (risarcimento, compenso) rivela il danno prodotto per le conseguenze che questo progetto, se realizzato, avrebbe per la nostra città”.

L’imbarazzo della giunta Casini è evidente, specie ora che c’è o ci sarebbe un appiglio istituzionale per chiedere di ripensare il progetto della bretella che, fino a qualche mese fa, la Casini e la sua maggioranza hanno definito essere un’opportunità.

Appiglio che viene dalla nuova maggioranza gialloverde, perchè dubbi sulla efficacia della bretella li ha anche e soprattutto la senatrice Di Girolamo: “Sono stata io a porre il problema in commissione – spiega – perché da quanto ci hanno detto al ministero il risparmio dei tempi di percorrenza sarebbe non più di dieci minuti. Occorre ripensare dunque il progetto ed è quello che abbiamo chiesto a Rfi”.
Oggi, intanto, la senatrice pentastellata avrà un incontro con le Ferrovie abruzzesi per discutere soprattutto di orari e di contratto di servizio. Che poi il futuro della stazione di Sulmona dipende anche e soprattutto da questo.

Una cosa Sbic vuole evitare, e cioè che gli 11 milioni previsti per l’opera non siano dirottati altrove: “Chiediamo l’audizione della senatrice per impegnarla a mantenere i fondi già riservati alla nostra città – scrive Sbic – e rimodulare il progetto che, nell’ottica della velocizzazione della tratta L’Aquila-Pescara, individui soluzioni alternative. Che siamo certi esistono”.
Sul tavolo lo stesso Sbic ha già messo d’altronde delle proposte alternative che vanno dalla sostituzione degli scambi, all’eliminazione dei passaggi a livello, fino alla realizzazione di un banco cambio per evitare di scendere e salire dal treno una volta a Sulmona: solo alcuni degli accorgimenti possibili che farebbero risparmiare anche più dei dieci minuti previsti e che eviterebbero di tagliare fuori Sulmona dalla direttrice ferrata Pescara-L’Aquila.

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