Bufera sull’assunzione della moglie dell’assessore. La sindaca chiede chiarimenti, il Pd vuole la testa di Mariani che replica: “Mai fatte pressioni”

E’ bufera sul caso della moglie dell’assessore comunale alle Partecipate Stefano Mariani, assunta alla cooperativa Satic che presta il suo servizio non solo per il Comune, ma anche per il Cogesa (società, appunto, partecipata dal Comune). Appresa la notizia, della quale evidentemente era ignara, la sindaca di Sulmona Annamaria Casini ha annunciato di voler convocare immediatamente (ma ad ora non si sa quanto sia questo immediato) le parti interessate: “Non essendo a conoscenza di tali fatti ed essendo totalmente estranea – scrive la Casini sul suo profilo Facebook -, ho chiesto formalmente a entrambe le parti coinvolte urgenti chiarimenti circostanziati al fine di far luce sulla vicenda e consentire alla sottoscritta di avere un quadro completo e attendibile”.

Nell’attesa che la cosa venga chiarita almeno politicamente, il Pd, che aveva sollevato la questione, torna a chiedere chiarimenti e soprattutto provvedimenti, anche e soprattutto alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Satic al Germe: “Viene certificato, formalmente, come sia stato creato un sistema politico-clientelare che da Palazzo S. Francesco, al Cogesa, alla Saca o alla Casa Santa dell’Annunziata provvede a distribuire incarichi e posti di lavoro in base all’unico criterio della rispondenza ad un determinato referente politico – scrivono i Dem -.  Già in altri tempi denunciammo i segnali chiarissimi della metodologia che si veniva praticando, allorché facemmo emergere il caso del figlio di un consigliere comunale, cui veniva affidato un appalto per servizi amministrativi comunali, ricevendone in cambio un appoggio politico. Ma mai avremmo immaginato che il sistema fosse affinato al punto da diventare un cancro invasivo che ha distrutto completamente la funzionalità dell’apparato amministrativo e la credibilità di questa classe politica al governo cittadino”.


Il Pd, che si dice pronto, in attesa di chiarimenti, anche a far emergere la questione in altri sedi (si presume giudiziarie) chiede contestualmente la testa dell’assessore Mariani e lo fa rivolgendosi al consigliere Andrea Ramunno che nei giorni scorsi si era indignato e aveva dato degli “sciacalli” a quelli del Pd che non avrebbero dimostrato senso di responsabilità sulla vicenda della zona rossa.
“Sarà colto da analogo sdegno – si rivolgono a Ramunno i Dem -, chiedendo immediatamente alla sua sindaca ragione di quanto sta avvenendo in Enti Pubblici dove si dovrebbe pretendere una trasparenza e correttezza di comportamenti al di sopra di ogni sospetto? Chiederà le dimissioni dell’Assessore in questione e spiegazioni più convincenti su cosa succede all’interno delle partecipate in cui il Comune è socio di maggioranza, con particolare riferimento al Cogesa dove si aspetta ancora l’approvazione del Bilancio consuntivo con l’avallo sempre di quell’assessore la cui consorte appuriamo oggi viene assunta nella cooperativa che svolge o ha svolto incarichi anche nel Cogesa? Fiduciosi nella resipiscenza degli astri nascenti della politica cittadina, aspettiamo risposte convincenti”. 

“Mia moglie è stata assunta dalla Cooperativa Satic in data 22/07/2020 con mansioni amministrative e di segreteria generale a tempo determinato part time – risponde Mariani -. L’invio della candidatura curriculare è avvenuta oltre un anno fa, come d’altronde a molte altre aziende sul territorio regionale. Non mi sono mai permesso – e ribadisco “mai” – di chiedere a chicchessia alcun tipo di favore, né ho mai esercitato alcun tipo di pressione al fine di agevolare tale procedura. La procedura di assunzione è stata fatta pertanto in piena autonomia da parte dell’azienda. Mia moglie non svolge lavori né per il Comune di Sulmona, né per Cogesa Spa. La Cooperativa svolge lavori, per quanto ne sappia, per diversi Enti Locali e per numerosi soggetti privati dislocati sull’intero territorio nazionale. L’Amministrazione di cui faccio parte, inoltre, sta da diverso tempo bandendo gare di servizi bloccati da decenni, con notevole riduzione dell’apporto di cooperative esterne. Una semplice analisi della vicenda scopre dunque il tono subdolo del comunicato del Pd e denota la pochezza di argomenti di chi ha trascritto tali frasi lasciando sottintendere un nonsoché di illecito. Mi chiedo: secondo il Pd di Sulmona quindi mia moglie o eventuali miei parenti non potrebbero lavorare per alcuna azienda del territorio? Esiste forse una legge o una recondita morale che impedisce o limita le assunzioni da parte di cooperative o società private in base ai gradi di parentela? Sono convinto che mia moglie, e, come lei, chiunque altro faccia parte di questa amministrazione, debba avere gli stessi diritti e le stesse possibilità di tutti gli altri cittadini. Pertanto – conclude l’assessore – respingo al mittente con forza tutte le infamanti accuse rivolte alla mia famiglia, riservandomi di approfondire da dove abbiano raccolto dati così dettagliati soggetti a privacy, al fine di valutare eventuali azioni in sede giudiziaria contro chi fa della politica dell’odio una ragione di vita. Comunicherò e mi confronterò con la maggioranza che mi ha sostenuto e con la giunta eventuali determinazioni al riguardo”.

7 Commenti su "Bufera sull’assunzione della moglie dell’assessore. La sindaca chiede chiarimenti, il Pd vuole la testa di Mariani che replica: “Mai fatte pressioni”"

  1. Caro assessore Mariani, basta l’incipit della sua risposta per consigliarle, al di là delle ripercussioni giudiziarie e politiche che avrà questa vicenda, le sue IMMEDIATE DIMISSIONI; perchè vede anche se la Satic fosse venuta a bussare alla sua porta per assumere sua moglie per le sue indubbie qualità professionali ed esperienze, lei, prima di sua moglie, avrebbe dovuto dire che non era il caso. Ce lo faccia lei, per una volta, il favore.

  2. Che schifo!

  3. Invece di giustificarsi, non é più semplice fare un passo indietro e chiedere scusa.
    Poi Giustificarsi.
    Quale miglior forma di rispetto pe quei tanti disoccupati che non hanno e non trovano lavoro….

  4. Parliamo del concorso della polizia locale

  5. Ok, è giusto che il PD abbia sollevato la questione delle assunzioni della moglie dell’assessore, fa la sua parte, l’opposizione. Ma di grazia, scusate, potreste controllare un attimino se nel vostro partito le nomine, gli incarichi e i concorsi ai ministeri, ecc ecc, (l’elenco è lungo) vengono distribuiti allo stesso modo?

  6. Ma non facevano i Gelati? È un peccato per il Pistacchio Perduto.

  7. Malfidati la moglie è stata assunta a sua insaputa per le sue immense competenze.

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