Campionati Nazionali di debate: quarti di finale per la squadra del liceo Ovidio

Si è conclusa ai quarti di finale l’avventura dei ragazzi del liceo classico Ovidio di Sulmona ai Campionati Nazionali di debate di Marina di Massa.

Un appuntamento iniziato lo scorso 6 maggio e che oggi regalerà i nomi dei vincitori al quale la squadra del liceo sulmonese è giunta dopo aver superato le selezioni regionali dello scorso 7 aprile che proprio a Sulmona, nelle aule del Vico avevano visto Arianna Balassone, Sofia Schiavo, Matteo Marrese e Riccardo Ferrara primeggiare tra le dodici squadre abruzzesi in gara. Strappando così il biglietto per le finali di Marina di Massa dove ogni regione può schierare più squadre nel debate in lingua inglese ma una sola squadra per aggiudicarsi il titolo di campione nazionale di debate in lingua italiana.

A rappresentare l’Abruzzo nella competizione in lingua italiana, i ragazzi del liceo classico Ovidio che, spiega la professoressa Maria Orsola Boschiero, referente e coach della squadra sulmonese “sono stati chiamati a dibattere su due mozioni preparate e quattro mozioni impromptu” per dimostrare di riuscire a sostenere una tesi e il suo contrario secondo le regole del dibattito regolamentato, una metodologia riconosciuta tra le Avanguardie Educative. Un metodo che gli studenti dell’istituto scolastico sulmonese conoscono bene, da quando, oltre dieci anni fa, il “Vico” decise di introdurre, tra le prime scuole abruzzesi, il debate nella propria offerta formativa diventando così polo capofila regionale e polo territoriale di debate.

Otto minuti per ogni intervento per un totale di circa un’ora di dibattito nel quale ciascun membro della squadra deve dimostrare di possedere quelle capacità di ricerca, ascolto e argomentazione acquisite durante l’anno. “Un’esperienza altamente formativa – la definisce la Boschiero – dove ciò che conta, oltre alla competizione vera e propria è l’aspetto relazionale”. Non apprezzato allo stesso modo dalle altre scuole che a questi appuntamenti si presentano pensando solo al risultato per il quale spesso si è disposti a sacrificare stile e fair play. “Al contrario dei nostri ragazzi che – continua la referente – hanno affrontato i sei round senza mai ricorrere a uno stile aggressivo”. Tecniche e strategie che ogni squadra decide di adottare secondo i propri canoni e che ha portato la squadra del liceo Ovidio ad attestarsi tra le prime sei delle otto squadre arrivate ai quarti di finale.

“Un risultato che ci rende orgogliosi” commentano i ragazzi contenti di aver vissuto un’esperienza unica in una competizione “sportiva” perché, come afferma la Boschiero, il debate è uno sport per la mente le cui regole fondamentali, come per tutti gli altri sport, restano sempre le stesse: mettersi in gioco e divertirsi.

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