Fondi mancati, l’ira dell’Ance

L’Ance (l’associazione dei costruttori) punta il dito sulla sicurezza, ovvero sul treno perso dal Comune di Sulmona (come denunciato dal Germe) su cui viaggiavano milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Dall’associazione vogliono vederci chiaro e chiedono spiegazioni celeri da Palazzo, in merito a quel fondo previsto in Finanziaria che è stato sostanzialmente ignorato a Sulmona e che invece è stato raccolto da quasi tutti i Comuni del comprensorio.

“Se venisse confermato dal Comune di Sulmona quanto sta circolando in questi giorni circa il mancato accesso per il territorio ai fondi messi a disposizione dalla Finanziaria 2018 per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, per negligenze degli uffici che non hanno predisposto gli atti necessari per l’ accesso, sarebbe davvero mortificante per la città”. Le parole allarmanti del vice presidente di Ance L’Aquila, Marco Tirimacco, che da tempo rivendica un potenziamento delle attività in favore dell’edilizia che nel territorio peligno sta subendo una grave crisi, con la chiusura di diverse imprese ed un calo drastico degli occupati del settore.

Un territorio che, senza girarci attorno, ad altissima sismicità, vulnerabile anche dal punto di vista idrogeologico “che soffre uno spopolamento dovuto alla mancanza di opportunità lavorative ed economiche, non può permettersi tali leggerezze”. Pensare che lo scorso dicembre i dipendenti comunali avevano partecipato ad un corso di formazione proprio sul reperimento di questi fondi, lamentando le condizioni di scarsa sicurezza e serenità d’animo all’interno degli immobili nei quali svolgono le loro attività. In quell’occasione i sindacati avevano formulato richiesta, oltre della formazione del personale con prove di evacuazione, dell’alleggerimento dei carichi verticali negli spazi comunale e la rimozione degli ostacoli che pregiudicano le vie di fuga.

Tirimacco attende dunque risposte dal primo cittadino: “Ci auguriamo che il sindaco smentisca questa notizia (ma c’è poco da smentire, ndr) e che comunque si riesca ad organizzare la macchina amministrativa per non perdere mai più in futuro queste preziose opportunità, così come sono riusciti a fare altri piccoli Comuni che di certo combattono con la stesse carenze di personale comuni a molte amministrazioni”.

Tema fra i più discussi e probabilmente quello di maggior urgenza che negli ultimi anni è diventato un vero e proprio caso politico. La sicurezza degli edifici pubblici è la priorità da affrontare per un’amministrazione prossima ai crateri sismici, perché conclude “chi amministra e chi fa parte degli apparati tecnici delle amministrazioni non può non sentire il peso di questa responsabilità”.

A.S.

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