I biancazzurri lasciano Castel di Sangro: “pizza” in agrodolce

Il presidente del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis, l’ha definita un’esperienza sensazionale, ma per Castel di Sangro e l’Abruzzo, in realtà, il ritiro dei biancazzurri nel capoluogo sangrino, conclusosi oggi, non ha portato proprio tutti i risultati sperati e annunciati. I tifosi e visitatori sono stati migliaia e non milioni, per iniziare, così come i grandi eventi che sono mancati, sui palchi e in campo, con la partita con un club internazionale annunciata durante la presentazione alla stampa che si è ridimensionata ad un triangolare con il Castel di Sangro e il L’Aquila calcio. Va bene così per il primo anno, anche se dall’impegno di un milione di euro da moltiplicare per sei, concesso dalla Regione Abruzzo al Napoli Calcio, ci si aspettava qualcosa in più.


Dal canto suo, sostiene la Regione, l’accordo ha permesso di centrare due primati: “La prima partita di calcio in Italia aperta parzialmente al pubblico dopo il lockdown in occasione del triangolare tra Napoli, Castel di Sangro e L’Aquila grazie ad una specifica ordinanza emanata dalla Regione che ha consentito di ampliare la presenza del pubblico a circa 1600 spettatori e la prima volta in assoluto in terra d’Abruzzo per un club di livello internazionale come il Napoli”.
Se non altro l’Abruzzo e l’Alto Sangro, hanno avuto l’occasione di mettersi in mostra, facendo conoscere le loro capacità ricettive e la qualità degli impianti sportivi in dotazione: un piede nel futuro, insomma, si spera, quando le restrizioni Covid non ci saranno più e le nostre montagne saranno più facili da raggiungere. Il presidente Marsilio ha, infine, auspicato che questo ritiro pre-campionato del Napoli, che pure presentava non pochi aspetti di difficile gestione, possa spingere la presidenza del club partenopeo a farsi portavoce nei confronti del governo centrale e dei vertici della Federazione affinché il calcio e tutti gli eventi sportivi in generale, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid, possano nuovamente essere aperti alla fruizione del pubblico.

5 Commenti su "I biancazzurri lasciano Castel di Sangro: “pizza” in agrodolce"

  1. Un dato oggettivo:Castel di Sangro cresce, si afferma e fa arrivare in ritiro una squadra di serie A. A Sulmona la puzz della munnezz

  2. cresce? fa arrivare cosa? Con i milioni dei contribuenti abruzzesi?? Ma per piacere..

  3. Ecco dove finiscono le nostre tasse. 1 milione all’anno per fare divertire i giocatori del Napoli. Ci facessero sapere il tornaconto effettivo di questa operazione, anche perchè per le molte necessità materiali dei cittadini (sanità, lavoro, decoro urbano ecc…) dicono sempre che i soldi non ci sono.

    • 1 milione e mezzo per la precisione. Squadra da zero tituli e metà classifica. Ultimo scudetto 1990. Ci si aspettava flusso di turisti a 5 zeri e invece? Qual è il resoconto? Vorrei saperlo visto che sono stati sborsati soldi pubblici e quindi anche miei.

  4. E i soldi pubblici per la giostra cavalleresca??? Per fa zumba’ quattr mbriacun….

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