Il Comune torna in pista: lavori per la ciclabile entro un mese

La gestazione è stata di quelle lunghe. Cinque anni per ottocento metri di pista ciclabile che collegherà Noce Mattei con via Cappuccini. Con un unico senso di marcia, attraversando la strada Statale 17 (in modo neanche regolamentato). I lavori, al palo da anni, entro un mese dovrebbero ripartire. Tant’è che la ditta vincitrice dell’appalto è in procinto di riorganizzare il materiale edile e, tempo un mese, dovrebbe rimettersi in pista (in tutti i sensi) per dare il via ai lavori. Interventi che dovrebbero finire entro giugno. Almeno questo è ciò che spera il vincitore dell’appalto, perché tra il dire e il fare c’è sempre l’ostacolo burocratico.

Quest’oggi l’assessore ai Lavori Pubblici, Ilenia Rico, si confronterà con il Rup per capire lo stato dell’arte dell’opera. Volenti o nolenti, i lavori dovranno essere terminati entro il 31 dicembre 2024. E’ il termine ultimo concesso dall’istituto per il Credito Sportivo lo scorso giugno, per permettere al Comune di Sulmona di accedere al finanziamento 200.000 euro a disposizione per ultimare il progetto. Non un bando vinto, ma l’accensione di un mutuo (quasi a tasso zero) concesso nel 2019, e sospeso successivamente per il mancato utilizzo.

E’ l’ultimo atto (o almeno si spera) di una storia travagliata. Un progetto partorito male: dai tralicci dell’Enel da far spostare (con l’azienda energetica che aveva chiesto un ristoro di 50.000 al Comune per il disturbo arrecato) alla chiusura di un canale irriguo, ritenuta impossibile, improbabile e pericolosa dal Consorzio di Bonifica. Uno stallo pronosticato da noi nonostante le note di biasimo dell’allora assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Zavarella. Non che servissero Cassandra o il collegio degli àuguri per capire l’infattibilità di un progetto che prevedeva di “tappare” il passaggio dell’acqua, oltre ad impedire agli agricoltori della zona di accedere al canale irriguo. Lo stop definitivo e la riprogettazione dell’opera è arrivato a maggio 2022,, quando si è scoperto a seguito di un sopralluogo che la pista ciclabile non era tale per ambo i sensi di marcia. Distanze insufficienti per dare vita a due corsie, con buona pace di chi dovrà venire (o tornare) da via Vicenne.

Una nuova progettazione, affidata al geometra Domenico Giovannucci, che con settemilacinquecento euro ha rimesso mano ad un progetto nato male e affondato nei canali irrigui delle Marane. Una striscia lunga ottocento metri, ad un unico senso di marcia.

Un marciapiede o poco più, pronto ad essere partorito entro l’estate. Intoppi burocratici permettendo.

4 Commenti su "Il Comune torna in pista: lavori per la ciclabile entro un mese"

  1. Una delle tante barzellette a cui questa politica inconcludente ci ha abituati da tempo.

  2. Imbarazzante, come la motivazione dell’opera di ristorare gli abitanti della zona dai miasmi della discarica. Una pista monca come deve esserlo il pensiero di chi architetta certe trovate !

  3. Se continuate a parlare di ‘pista ciclabile’,vuol dire che di ‘ciclabili’ non ne capite niente.

  4. Domanda, in virtù del Regio Decreto del 1925, la competenza per la progettazione di opere di urbanizzazione primaria relative alla viabilità pubblica, tra cui le piste ciclabili, non spetta esclusivamente agli ingegneri?

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