Il tradimento della Casini, ad un passo dalla crisi

Non ci sarebbe nulla di male se un sindaco, persino civico, prendesse posizione durante una campagna elettorale. Anzi lo scorso anno, alla Casini, qualcuno obiettò proprio la sua “astensione”, il non voler entrare nell’agone politico decretando un sostanziale isolamento della città. Di sindaci schierati, d’altronde, ce ne sono tanti, quasi tutti anzi e non sempre in linea con la loro fede politica. C’è ad esempio il primo cittadino di Raiano, Marco Moca, che era in prima fila alla visita di Luigi Di Maio, pur essendo tradizionalmente di destra. O Angelo Caruso, che oltre a guidare Castel di Sangro è presidente della Provincia, schierato e ricollocato, anche lui, nel centrodestra di Marianna Scoccia.
C’è però un elemento in particolare a rendere imbarazzante e incoerente la prima linea del sindaco di Sulmona Annamaria Casini che, cartello e foto di rito, domenica scorsa ha firmato il suo sostegno a Marianna Scoccia, alla moglie cioè del suo mentore Andrea Gerosolimo.
E non è tanto il fatto che, come Gerosolimo, la Casini ha steso fino a poco tempo fa tappeti rossi a D’Alfonso e alla giunta di centrosinistra uscente (arrivando a dare per buona la riorganizzazione della rete ospedaliera, per poi rimangiarselo), quanto il fatto che con quella presenza di domenica, con quella firma indelebile e la sua scesa in campo, la Casini ha tradito il patto che aveva fatto con il consiglio comunale, quando il 31 agosto scorso, sull’onda del ritorno dopo le dimissioni, aveva chiesto una tregua, un nuovo corso, fino alle elezioni regionali.
“Possiamo considerare politicamente conclusa quella esperienza (quella del civismo gerosolimiano, ndr) – diceva la Casini – e lasciare salve le singole prerogative politiche e legittimamente libere le varie componenti di portare avanti i rispettivi percorsi nelle altre competizioni politiche che caratterizzeranno i prossimi anni. Ad un’unica condizione – aggiungeva -: che la prima fase debba essere traghettata oltre le elezioni regionali con l’obiettivo di evitare che l’amministrazione diventi ostaggio dei ricatti incrociati e delle ambizioni politiche degli attuali attori”.
Se, giustamente, Mimmo Di Benedetto parla ora di “tradimento dell’elettorato”, ancor più chiaro è il tradimento che la Casini ha fatto al consiglio comunale tutto e alla sua maggioranza in modo particolare. Perché è stata lei a tradire quel patto di non belligeranza, costruito su un presunto bene comune (con tutto il carico di retorica e di cose da affrontare), tanto da appellarsi ad un governo di salute pubblica. Quasi pregandolo col capo chino, anzi.
E’ per questo che lunedì prossimo, se non prima, qualcosa scuoterà il Palazzo, la maggioranza e probabilmente la stessa esistenza in vita della sindacatura.
Lo schiaffo più forte lo ha preso Avanti Sulmona e Fabio Pingue che, sulla base di quella tregua e di un programma a termine, avevano ancora concesso una fiducia con riserva al sindaco. Loro sono, nei fatti, già pesci fuor d’acqua, ora: in modo più palese, almeno, rispetto a tutte quelle anime di sinistra che pure ci sono nella maggioranza civica e che oggi si ritrovano un sindaco schierato a destra.
Se sarà sufficiente a mandare tutti a casa, si vedrà: in politica, in fondo, si sa è così facile cambiare idea.

Pingue, d’altronde, che ha nell’amministrazione il presidente del consiglio Katia Di Marzio, l’assessore Antonio Angelone e due voti necessari alla tenuta della maggioranza, ha già annunciato per questa mattina una conferenza stampa per discutere “questioni riferite all’amministrazione”.

7 Commenti su "Il tradimento della Casini, ad un passo dalla crisi"

  1. Ennesimo tradimento perpetrato sulla “pelle” della città per il “bene” di “altra” figura.
    Sempre più ostaggio del cappio politico perfetto!!!
    Per l’incoerenza… ormai la città vi ha fatto il callo… e come tutti i calli… va estirpato!!!
    Sono stati 2 anni e mezzo di irrealtà e danni per la città… credo che l’obiettivo di prolungare il vuoto e l’agonia amministrativa sia solo un danno per la città e di immagine per il consiglio.

    La ribellione a tutto ciò va attuata nel segreto dell’urna…siete protetti!!!
    Elettori facciamo noi qualcosa di buono per la città..
    È L’ORA DI FARE PULIZIA!!!

  2. A mio modesto parere penso che il consigliere Pingue prima di prendere una decisione sulla uscita o meno dalla maggioranza dovrebbe quantomeno sentire l’opinione degli altri componenti della lista Avanti Sulmona, considerato che, anche grazie ai loro voti lui e la sig.ra Di Marzio siedono in consiglio. Dalle foto pubblicate ho notato diversi componenti della sua lista all’incontro della candidata Scoccia. Se cosi nn fosse, ancora una volta, ” Viva il capostazione di Alanno”

  3. Vi prego dateci un commissario.

  4. Questa volta non voglio avere rimorsi/pentimenti, tanto la barca va….. con o senza di me, non voto.

    • Il non votare non aiuta a cambiare… si è sempre di meno a votare e sono sempre di più e solo i “simpatizzanti forzati per necessità”… e quindi si governa con sempre meno preferenze vere!!!

      Ci ripensi!!!

  5. Grazie Temp per il consiglio.
    Il non votare non aiuta a cambiare…..giusto ma il votare con le promesse non mantenute o i volta gabbana o i cambi di vestito o ecc….tanto alla fine decidono i poteri forti dei partiti…..o dei poteri forti di lobby……con o senza di me la barca va…..sempre controcorrente…..non voglio piu’ essere complice dopo tanti anni vissuti con la speranza che le cose potessero cambiare ma non sono mai cambiate….loro non cambiamo bene….cambio io…..non voto.
    Tanto con o senza il mio voto e sempre puzza…. e che puzza.

    • I suoi dati sono inconfutabili.
      Ma non votando si avvalla comunque la situazione di fatto creatasi e anche se indirettamente si diventa involontariamente complici semplicemente perchè non si è espresso alcun parere.
      Se come asserisce si è votato la persona in cui si credeva e non ha fatto ciò che ha promesso (e qui stiamo in buona compagnia….l’elettorato tutto).. si cambia… e se ognuno facesse così (un atto secco) un pensierino i politici se lo porrebbero.. invece si continua ad oliare la macchina dei sogni… loro gestiscono e noi sogniamo.. anzi dormiamo.. dormiamo.. dormiamooooo!!!
      SVEGLIAAAA! 🙂

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