Insediato il presidente Marsilio. Ma la strada per la nuova giunta è in salita

Si è insediato ieri in Regione in neo presidente Marco Marsilio. Cerimonia ufficiale con il presidente vicario uscente Giovanni Lolli per il passaggio di consegne e tutti i leader del centrodestra regionale schierati in prima fila. Inizia così l’era Marsilio, che ha annunciato che le sue priorità saranno la ricostruzione aquilana, il lavoro, la sanità e le infrastrutture. “Mi aspetta un duro lavoro – ha spiegato Marsilio -, siamo tutti consapevoli che questa regione potrebbe essere in grado di moltiplicare la sua capacità di ricchezza, di produzione, di creare posti di lavoro e benessere”.

Formalità a parte, il nodo che si trova fra le mani il neo presidente è duro da sciogliere. Con i sei posti da assessore in giunta, più quello da sottosegretario e la presidenza del consiglio, si deve accontentare un po’ tutti e non è facile viste le richieste. La Lega non si schioda dai quattro assessori che reclama più la presidenza del consiglio, Forza Italia altrettanto integerrima è intenta a rivendicare due assessori dopo essersi a tutti gli effetti accorpata con l’Udc, infine Fratelli d’Italia ed Azione Politica che rivendicano un assessorato entrambe.

Matteo Salvini non retrocede di un millimetro dalle sue richieste e fa sapere a Forza Italia in diretta televisiva di non tirare troppo la corda in Abruzzo. I forzisti dal canto loro, dopo aver inglobato Scoccia e quindi anche il marito Gerosolimo, ne cominciano anche ad assumere le sembianze e in pieno stile gerosolimiano minacciano di passare all’opposizione se non saranno accontentati.

Infine – sempre se riusciranno ad accordarsi – è data come probabile la vice presidenza della Regione per Emanuele Imprudente della Lega, scelta che farebbe subentrare in consiglio Antonietta La Porta. In previsione di ciò, a Sulmona sono già iniziati febbrili contatti fra gerosolimiani (o forse sarebbe meglio dire neo gerosolimiani fulminati sulla via di damasco) e leghisti, per valutare se ci possa essere un accordo amministrativo per correre insieme alle prossime elezioni comunali di Sulmona che al più tardi ci saranno fra 2 anni, ma vista la fragilissima maggioranza che regge l’accordo Casini – Di Masci potrebbero esserci anche prima.

Savino Monterisi

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