La droga nel garage dell’insospettabile

La notizia ha sorpreso tutti, perchè Armando Di Pietro, l’economo del Comune di Sulmona, era davvero un insospettabile. Una persone mite e tranquilla che, nessuno, poteva immaginare potesse nascondere una seconda vita. Quella presunta di uno spacciatore di alto livello.

Ed è possibile che, forse, così non è: che il suo garage a Sulmona, dove sono stati ritrovati ieri notte un chilo e mezzo di cocaina purissima e quattordici chilogrammi di hashish, sia stato solo un deposito, un luogo di passaggio dove un corriere residente a Roma, Adriano Esposito, quarantenne, arrestato insieme a Di Pietro, era andato a depositare la droga che, probabilmente, doveva finire nelle mani di qualche altro spacciatore, uno che fosse in grado di “stare sul mercato”.

A quanto pare è seguendo questo corriere che la guardia di finanza, agli ordini della comandante Arianna Siracusa, ieri notte ha compiuto una delle più grosse operazioni antidroga mai effettuate sul territorio. Una quantità ingente che sul mercato, verosimilmente, avrebbe potuto fruttare centinaia di migliaia di euro.

I dettagli dell’operazione sono avvolti nel più stretto riserbo, perchè l’indagine è ancora in corso e gli inquirenti vogliono arrivare al destinatario finale della consegna. Restano le contestazioni gravissime che sono mosse sia ad Armando Di Pietro che ad Antonio Esposito: detenzione a fini di spaccio aggravata dall’ingente quantità di sostanze stupefacenti.

Un’accusa a cui a palazzo San Francesco stentano a credere: “Una persona ligia al dovere, particolarmente preparata – ha commentato il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini – siamo sconvolti da questa notizia. Non sappiamo come commentarla”.

Qualcosa in più dovrebbe sapersi domani, quando gli arrestati compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona per la convalida dell’arresto. Sempre che decidano di rispondere alle domande del magistrato.

5 Commenti su "La droga nel garage dell’insospettabile"

  1. “Una persona ligia al dovere”
    Basta leggere gli articoli sui furbetti del cartellino

  2. Sport Estremo Valle Peligna | 4 Ottobre 2019 at 10:58 | Rispondi

    Bello l’impiego pubblico.. chi lavora nel privato viene messo alla porta per molto meno.. Il sindaco poteva commentare in altro modo o non commentare proprio. Pensi all’ennesimo danno d’immagine del Comune piuttosto.

  3. Una domanda sorge spontanea, a chi erano destinati questi 1,5 kq di coca + 14 kg di erba?

  4. Il furbetto del cartellino,ecco che faceva a tempo perso!!!!

  5. Sicuramente tornerà ad espletare le sue funzioni pubbliche per la terza volta

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