“La Regione riapra la biblioteca o chiudo la città”

“La goccia che fa traboccare il vaso” per dirla con le parole del sindaco Annamaria Casini, è alle spalle della folla riunitasi davanti ai cancelli della sede dell’Agenzia di promozione culturale in piazza Venezuela. Quella che era l’ultima biblioteca rimasta aperta, dopo la serrata, otto anni fa, di quella comunale di piazza Salvatore Tommasi.

Il provvedimento con cui la Regione ha deciso di sgomberare la struttura è un affronto alla città, “un paradosso nell’anno del Bimillenario e nella città della cultura” dice il collettivo AltreMenti che ha organizzato l’assemblea pubblica.

La città non ci sta e non ci sta neanche il sindaco che, oggi, si libera dei lacci politici e lancia una provocazione che è anche una promessa: “Se la Regione non ritira immediatamente il provvedimento – dice la Casini – chiuderò le scuole e tutti gli edifici, compreso il Comune, che hanno lo stesso indice di vulnerabilità se non più basso”. E’ arrabbiata il sindaco, anche per i modi con cui si è arrivati allo sgombero: “L’ho saputo dai giornali – spiega – e trovo sia incomprensibile questa decisione, perché con un indice di 0,26 appena qualche mese fa il prefetto ci intimò a non interrompere un pubblico servizio. Si possono fare tante cose prima di chiudere una struttura così vitale, come è stato fatto d’altronde per le scuole con l’alleggerimento dei carichi verticali. Pretendo, come ho già chiesto formalmente, che il provvedimento sia ritirato, altrimenti chiudo la città e ce ne andiamo da Sulmona”. La determinazione del primo cittadino trova il plauso degli intervenuti, che sono di tutte le provenienze politiche.

Ma la battaglia non si vince solo con le minacce: il consigliere comunale Elisabetta Bianchi chiede di effettuare un accesso agli atti per verificare modi e numeri di un provvedimento così drastico. L’ex candidato di Sbic Alessandro Lucci, invece, punta diritto alla Regione “nemica”: “Liberiamoci dei lacci di partiti e protettori – dice – dobbiamo essere uniti per rivendicare il nostro ruolo”.
I più furiosi sono però gli studenti che il collettivo AltreMenti ha riunito: “Abbiamo bisogno di un posto dove studiare – dicono – specie ora che iniziano le sessioni di esame estive. Questo è un luogo che noi sentiamo nostro e dal quale non ce ne vogliamo andare”. Per questo il collettivo AltreMenti ha proposto la creazione di un comitato “Salviamo la cultura”, perché poi il problema non è solo quello dell’Apc.

Anche il Pd cittadino ha chiesto garanzie all’assessore regionale Andrea Gerosolimo e al sindaco “per una certezza in termini di tempo e risorse da destinare al consolidamento dell’immobile – scrive il segretario Sergio Dante -. All’assessore quale rappresentante in sede regionale si chiede soprattutto la garanzia della permanenza del servizio nella nostra città, essenziale per gli studenti della Valle Peligna, in considerazione della paventata chiusura prospettata lo scorso anno”.

Il livello di guardia è alto, si attendono ora risposte dalla Regione e se non arrivano la città è pronta a reagire.

2 Commenti su "“La Regione riapra la biblioteca o chiudo la città”"

  1. Elisabetta Bianchi | 17 Maggio 2017 at 19:26 | Rispondi

    Come anticipato stasera ho inoltrato a mezzo pec richiesta di accesso agli atti presso Regione Abruzzo.
    Attendo riscontro.
    Elisabetta Bianchi

  2. bene,gli atti sono pubblici,dovrebbero essere di facile accesso,consultabili sui siti istituzionali,basterebbe chiedere il rispetto delle Leggi…esigere le verita’: dei due sindaca/uffici preposti controlli vulnerabilita’,sicurezza,ecc,..chi agisce in violazioni delle disposizioni di Legge sulla pubblica sicurezza ed incolumita’ ,dipendenti inclusi,o in falso,omissione,abuso d’atti d’ufficio,procurato allarme…fatti non chiacchiere,i Cittadini attendono da tempo risposte,certezze,concrete,reali,non annunci,comunicati,note,tavole rotonde
    in ultimo quella negli uffici regionali…le Corti: Costituzionale ,dei Conti,hanno bocciato i bilanci regionali,quindi non c’e’ copertura finanziaria,la regione garantisce alternativa a cosa?Non ha i denari necessari,questo e’riscontro,…o no?

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