L’anno scorso a quest’ora. Oggi via allo screening

La tre giorni di screening che si apre oggi a Sulmona al Palasport di via XXV aprile è un’occasione per la città e il territorio di cercare di arginare il contagio che è tornato nell’ultima settimana ad avere numeri preoccupanti, superando oggi la soglia psicologica dei cento positivi sul territorio e con una prospettiva di diffusione che, per qualità e tipologia dei contagi, è ancora indefinita.

Nell’ultima settimana sono stati accertati 72 nuovi casi che tradotti in indice di incidenza fa segnare in Valle Peligna la considerevole cifra dei 168,7 casi ogni 100mila abitanti, più del triplo, cioè, di quella che dovrebbe essere la soglia di guardia dei 50. A Sulmona, dove i casi accertati in settimana sono stati 44, quest’indice schizza addirittura a 191,8.

Se fossero state in vigore le vecchie fasce, insomma, saremmo prossimi alla zona rossa, sicuramente in quella arancio scuro. Così non è, per fortuna, perché nel frattempo, grazie ai vaccini, le ospedalizzazioni sono crollate drasticamente, consentendo di non gravare sul sistema sanitario.

Lo scorso anno, a quest’ora e in questi giorni, avevamo a Sulmona (come nel resto della regione) una situazione esplosiva: tre persone erano parcheggiate nelle ambulanze fuori dall’ospedale Annunziata in attesa di trovare uno strapuntino in qualche nosocomio abruzzese o limitrofo. Ad Avezzano ci fu chi, in ambulanza, ci rimise la pelle in attesa del ricovero. Dalla Regione venne emanata un’ordinanza per le cure domiciliari, mentre ai medici arrivava l’aberrante direttiva di scegliere chi curare in base alle aspettative di vita.

Oggi nell’area peligna sono ricoverate invece solo 6 persone (2, un ventenne e un sessantenne si sono aggiunte l’altra notte) e non è un caso che si tratti di tutte persone non vaccinate.

Al di là delle remore e dei dubbi personali sul vaccino, senza dover essere per forza complottisti e no vax, i dati vanno letti per quello che sono.

E messi a confronto con un anno fa esatto, sono netti. Il 28 ottobre del 2020 il bollettino dei contagi in Abruzzo segnava 434 nuovi casi a fronte dei 98 di ieri. I positivi erano 5.029 a fronte dei 1.657 attestati a ieri.

Ma la forbice più vistosa è sulle ospedalizzazioni: in medicina Covid, un anno fa in Abruzzo, erano ricoverate 306 persone e in terapia intensiva ce n’erano 26; oggi sono rispettivamente 54 e 9.

Nel frattempo sono morte circa duemila persone ed è stato calcolato che senza i vaccini sarebbero potute essere almeno dieci volte tanto.

Al vaccino va accompagnata la prevenzione e lo screening è senza dubbio uno strumento utile, perché in molti, proprio per i vaccini, possono essere positivi senza saperlo.

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