
Ci sono, nella rosa dei nomi, il designer Gaudenzio Ciotti, vincitore nel 2014 di un contest lanciato da Illy Caffè e Desall, anno in cui viene selezionato nel “Wired Audi Innovation Award” come uno dei giovani più promettenti, riconoscimenti ai quali si
sommano diversi premi. Ciotti è il disegnatore del logo ufficiale del bimillenario d’Ovidio.

Graphic designer e illustrator, “illustratore selvaggio” come si definisce, The Cici Artist, tra arte del graffito ed arte digitale dipinge le frecce, lineari o curvy, elementi importanti nello stile selvaggio che lo contraddistingue. “La vita che diventa e si muove: un cambiamento positivo è il mio modo di vivere la vita- confessa l’artista-. Mi piace provare diversi materiali per dipingere su di esso e diversi stili digitali, dalla parete alla tela e particolari superfici”.
Insomma, rossi, brutti a volte grezzi i dispositivi antincendio si colorano ad arte quasi a voler diventare essi stesse delle opere, e forse lo sono, potrebbero esserlo. Di certo, così dipinti, non si farà la corsa a nasconderli nell’angolino più buio alla faccia della sicurezza, anzi. “L’estintore diventa cosi un elemento di design”, un pezzo unico, mentre al contempo si rafforza il “sodalizio tra arte e sicurezza”.
Il progetto sarà presentato il 18 ed il 19 novembre presso il Gran Caffe Letterario di piazza XX Settembre a Sulmona a partire dalle 11.30.
S.P.
A parte l’articolo di chiaro stampo commerciale (come altri già pubblicati in questo sito e come anche altri siti fanno) e camuffato a mo’ di “pubblicità progresso” o nella fattispecie come “elemento di design”, sarebbe curioso sapere se la ditta sia consapevole della rischiosità nell’adottare tale nuova veste grafica per un presidio antincendio, che la normativa impone in colore rosso fuoco (e non ne necessita chiarire il perché), nonché la descrizione della tipologia dell’estintore ed il suo utilizzo.
Mi si obietterà che il rispetto della normativa è fatto salvo avendo a disposizione l’altra faccia, ma con il colore nero come la mettiamo?
E se quando scoppia l’incendio, preso dal panico, l’utilizzatore non riconosce al primo colpo l’estintore o ne viene confuso dal design?
Che difesa potrà contrapporre la ditta manutentrice ad eventuali danni?
La trasformazione artistica del dispositivo non inficiera’ indirettamente l’omologazione e la dichiarazione di conformità del dispositivo?
Buona l’idea e forse mi sbaglierò e sarà tutto regolare (forse), ma troppo rischiosa per quelle che sono le normative e gli eventuali strascichi giudiziari (c’è sempre un Guariniello di turno).
Pensandoci bene, rimanendo nella valenza pubblicistica, forse un calendario non sarebbe male e si raggiungerebbe comunque lo scopo.
Ad esempio (e subito mi dissocio) si potrebbero anche utilizzare (come si fa maldestramente in tante attività) come ferma porta, ma indicandone chiaramente sullo stesso (e quindi “forse” tutelandosi) la sua funzione unicamente di arredo e comunque sempre al di fuori delle attività con obbligo di utilizzo degli estintori.
Cui prodest?
temp tu non stai bene
Lei sta meglio ora?