L’INTERVISTA/ Susanna e Katy, tanti motivi per dire “Welcome to Sulmona”

Dinamiche e determinate, per loro Sulmona e la Valle Peligna rappresentano la vera scommessa e dopo 6 anni dall’inizio di quest’avventura possono dire di averla vinta. Susanna Iraci e Katy Gorman sono i due volti femminili del “Benvenuto a Sulmona”, l’unico in inglese, indipendente, quello di “Welcome to Sulmona”. Obiettivo puntato sul territorio, loro, da occhio “forestiero” una marchigiana e un’inglese, hanno saputo trovare la giusta inquadratura e una prospettiva nuova. “Welcome to Sulmona” fa parte della DMC Cuore dell’Appennino ed è membro della piattaforma internazionale Abruzzo Blogger Community. Da giugno 2015 sono state nominate Abruzzo Digital Ambassador per Expo 2015 dalla Regione. Non solo promozione turistica, informazioni e consigli, anche una notorietà oltre il bel Paese che in un colpo solo fa strizzare l’occhio al blog e all’Abruzzo.

 

Da quanto avete avviato quest’attività, perché Sulmona e la Valle Peligna?

Abbiamo avviato “Welcome to Sulmona” come un esperimento su Facebook nell’autunno del 2012. Entrambe ci eravamo trasferite qui da pochi anni e avevamo voglia di nuove sfide lavorative. Ci siamo incontrate, ci siamo piaciute e ci siamo chieste “cosa possiamo fare insieme?”. Una di noi viene dal marketing, una dal campo della comunicazione del design. Ad accomunarci c’era la facilità di comunicare tra di noi in inglese, ma soprattutto l’entusiasmo per quello che la Valle poteva offrirci, e che sentivamo di avere sotto al naso. Nonostante questo però tutti continuavano a chiederci “come mai ti sei trasferita a Sulmona? chi te lo ha fatto fare?” – tanto che oggi la chiamiamo la “come mai question”. Insomma, abbiamo deciso che sarebbe stato bello creare un aggregatore di quanto di interessante c’era da fare e vedere in giro per Sulmona e la Valle e di rendere disponibili queste notizie in inglese

 

Dunque, di cosa vi occupate?

La nostra è una community online in cui offriamo informazioni su quanto succede nella valle e indicazioni utili per pianificare il proprio viaggio. Basti pensare che nel sito il post più letto di sempre è “come arrivare a Sulmona dagli aeroporti di Roma”. Dietro le quinte, lavoriamo come consulenti in marketing e comunicazione per il turismo e facciamo rete con giornalisti e blogger come Maria Pasquale – autrice del pezzo su CNN Travel Dal forum di viaggio, a dove comprare i biglietti per la Giostra alle domande più disparate. Lo scorso anno abbiamo collaborato alla logistica on-site di un paio di troupe televisive inglesi nella realizzazione di documentari. Abbiamo aiutato associazioni locali amiche come il Sulmona Cinema o la Fondazione per il Morrone nella gestione dei loro contatti esteri. Cerchiamo di mantenere vivo l’aspetto “ispirazionale” del nostro territorio attraverso contenuti ed esperienze che stimolino chi ancora non è mai venuto ad organizzare un primo viaggio qui. Parlo delle “Welcome to Sulmona Experiences”, avviate nel 2013 con l’obiettivo di offrire a chi ama viaggiare in autonomia la possibilità attraverso una o più esperienze di mezza giornata di immergersi nella cultura locale, e magari in questo modo prolungare la permanenza media in valle. Offriamo corsi di cucina tipica con Antonella Di Cristofaro della famiglia Santacroce, passeggiate alla scoperta di angoli meno noti di Sulmona con il fotografo Luca Del Monaco, degustazioni di vini sulla terrazza del BB Sei Stelle, e da quest’anno un “food tour” alla scoperta delle eccellenze gastronomiche del territorio, visitando botteghe ed attività del centro storico di Sulmona. Dietro richiesta dei nostri lettori, abbiamo anche avviato tutta una serie di attività collaterali come gestione di seconde case e ricerche genealogiche.

 

Tornando alla famosa “come mai question” ecco, come mai avete scelto Sulmona?

Nel caso di Katy, lei e suo marito erano da poco diventati genitori e hanno sentito l’esigenza di cambiare ritmo e offrire alla loro piccolina un ambiente diverso in cui vivere. Più “slow”, più vicino alla natura, più a misura d’uomo. Hanno fatto i bagagli e da Oxford in Inghilterra si sono tuffati in questa avventura Sulmonese, ormai quasi dieci anni fa. Io vengo da molto più vicino, da Macerata, nelle Marche e la mia storia è molto più comune: sono arrivata qui per amore di mio marito!

 

Qual è la reale offerta della Valle Peligna?

I termini che tutti i giornalisti o blogger usano per descrivere la zona sono “autentica”, “tradizionale”, “genuina”,  “un’Italia nascosta e ancora vergine”. Sulmona e la Valle hanno tutto quello che serve per fare innamorare i turisti di passaggio nella zona. Paesaggi incantevoli e natura incontaminata, cibo fantastico, piccoli borghi persi nel tempo. Queste sono le carte di partenza su cui costruire una rete di servizi ad oggi ancora insufficiente

Quali sono i riscontri in termini di risposta? 

Per quanto riguarda l’online, possiamo dire che WelcometoSulmona.com è diventato un leader in quella che è la sua nicchia di mercato – riceviamo più di 5000 visualizzazioni al mese, e abbiamo una community di più di 4500 follower molto attivi su Facebook. Tra i corsi di cucina e le altre esperienze ospitiamo ogni anno un centinaio di persone, con riscontri decisamente molto positivi. Purtroppo abbiamo meno riscontro sugli introiti pubblicitari – che è quello su cui dovrebbe reggersi principalmente il progetto – il che ci porrà presto di fronte alla necessità di fare delle scelte

Chi sceglie la città ovidiana e perché?  

Ti posso parlare solo di chi arriva da noi, ma forse è sufficiente ad avere un’idea: il nostro mercato principale è quello degli “italiani di ritorno”. Figli e nipoti di sulmonesi e di altri paesi della valle emigrati all’estero che vengono a riscoprire le proprie origini. Poi ci sono gli amanti dall’outdoor, della buona tavola, gli amanti dell’Italia in cerca di nuove aree da esplorare, e chi facendo base a Roma cerca una destinazione vicina per una gita breve. Di questi la stragrande maggioranza è madrelingua inglese. Quasi nessuno parla italiano.

 Cosa promuovere e cosa cambiare?

Quello che davvero manca è la capacità di collaborare nel quotidiano, fuori dalla creazione dell’ennesimo consorzio turistico o associazione di promozione, dai comunicati stampa e dalle dichiarazioni rombanti la cui cassa di risonanza si limita ai confini della valle stessa. Ne abbiamo viste a bizzeffe in questi anni e siamo diventate un pò allergiche! Serve più concretezza, servono più servizi e maggiore attenzione alla qualità nel lavoro di ognuno. Ad un incontro pubblico anni fa, sotto elezioni, il proprietario di un B&B chiese ai candidati sindaci in caso di vittoria cosa avrebbero fatto per aiutarlo a vendere più notti. La risposta fu cosa avrebbe fatto lui invece, per incoraggiare più persone a partecipare a non ricordo quali altri eventi. La morale è che è sempre il lavoro di qualcun altro, in qualche modo. I sulmonesi sono molto bravi ad organizzare fantastici eventi -le manifestazioni del periodo pasquale, al lavoro che c’è dietro alla giostra cavalleresca – ma questi eventi sembrano per lo più essere organizzati per la fruizione dei sulmonesi stessi – non tengono abbastanza in considerazione le esigenze di fruizione di un potenziale visitatore che arrivi da fuori. Questo non basta per fare turismo. Smettiamola di emozionarci per il numero di quante persone c’erano in piazza la domenica di Pasqua: guardiamo invece a quante di queste persone hanno dormito in un hotel o in un B&B, quanti hanno mangiato in un ristorante o fatto un aperitivo in un bar o comprato dei confetti o dei souvenir da portare a casa. Dobbiamo iniziare a concentrarci su come attrarre turisti che portino guadagni per parlare davvero di turismo. Le carte ci sono tutte e ce le abbiamo sotto al naso.

Anna Spinosa

1 Commento su "L’INTERVISTA/ Susanna e Katy, tanti motivi per dire “Welcome to Sulmona”"

  1. La perfetta fotografia del Centro Abruzzo.
    Quello che manca è essenzialmente la capacità di lavorare in sinergia per il bene e lo sviluppo comune… è questo il “problema atavico” del territorio e lo è in tutti i campi.

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