L’ispezione “segreta” al Parco Majella

Non sono stati avvertiti né tanto meno ascoltati. La denuncia è di nuovo quella del sindacato Usb e riguarda la visita ispettiva che qualche giorno fa il ministero (un dirigente e due funzionari) ha condotto all’interno degli uffici del Parco Nazionale della Majella. Insomma il sindacato sostiene che non tutti gli impiegati sarebbero stati avvertiti dell’ispezione nonostante il ministero stesso avesse chiesto di incontrarli tutti.

Una visita “con tutta evidenza conseguente alla segnalazione e alle iniziative condotte di recente dal sindacato Usb- aggiunge la nota- e da una dipendente dell’Ente cui è stato di recente sottratto l’ufficio in maniera illegittima e, per quelle che sono le notizie frammentarie a disposizione, ha riguardato diverse problematiche, fra le quali i compensi percepiti dal vecchio direttore facente funzione Di Nino, gli affidamenti illegittimi di incarichi ad avvocati del libero foro, le numerose determinazioni del direttore con cui sono stati soppressi uffici, distribuiti incarichi e competenze, fino ai contributi distribuiti a simpatia ad associazioni e Comuni amici, tutti comunque indicati nella segnalazione che la Usb ha inviato ai competenti organi di controllo”.

L’ispezione sarebbe stata tenuta nascosta fino a quando gli ispettori hanno raggiunto la sede legale dell’Ente a Guardiagrele con tanto di “lamentele”da parte loro per aver incontrato nella sede operativa di Sulmona soltanto sette dipendenti “evidentemente preavvisati- sottolinea il sindacato- e facenti parte del gruppo di ‘volenterosi’ che hanno avuto parte attiva e vantaggi dall’attuale gestione, perché gli altri dipendenti erano stati tenuti totalmente all’oscuro di tutto”.

Sempre stando a quanto afferma il sindacato, inoltre, gli ispettori avrebbero riscontrato abusi e irregolarità su quanto segnalato, nella speranza che il ministero possa tornare a far visita agli uffici ascoltando tutti questa volta. Intanto le azioni legali vanno avanti anche con un’istanza al tribunale di Sulmona per l’annullamento del concorso interno sull’affidamento provvisorio della direzione a Luciano Di Martino, dipendente del Parco.

Voci interne al Parco, però, affermano che la visita ispettiva è stata condotta in tutta tranquillità e nel massimo della costruttività per il bene dell’Ente.

Simona Pace

1 Commento su "L’ispezione “segreta” al Parco Majella"

  1. Per quale motivo dovevano essere avvisati? Non mi pare che NAS e GdF avvisino i ristoratori quando effettuano i controlli

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